Cronaca di Napoli

Riapre Gambrinus, un tavolo per il ‘Commissario Ricciardi’

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Dopo più di tre mesi di chiusura, ha riaperto i battenti il Gran Caffè Gambrinus a piazza Trieste e Trento che, senza i tavolini dello storico caffè, sembrava spoglia.

Dopo oltre tre mesi di chiusura a causa della pandemia che ha colpito duramente il bar simbolo di Napoli, questa mattina tutto sembrava avvicinarsi alla consueta attività dello storico bar anche se senza turisti.

“Abbiamo deciso – spiega Massimiliano Rosati, uno dei soci – di dare un segno di rinascita per Napoli e per il mondo, la Pasqua ormai alle porte ci ha dato l’occasione per riabbracciare virtualmente tutti, poi speriamo che fisicamente possiamo accogliere anche le tante persone che vengono a visitare Napoli”.

“I clienti stamattina – spiega Rosati – ci hanno detto ‘finalmente’, tutti ci aspettavano, ci chiedevano quando avremmo aperto, le persone che abitano in zona soprattutto e ora abbiamo deciso di dare un forte segnale di rinascita. Abbiamo il personale al 50% cercheremo di creare un turn over per far lavorare tutti, speriamo di riuscire di fare quello che ci siamo prefissati. Oggi siamo spinti dall’affetto delle persone che vengono, dal fatto che i napoletani erano desiderosi del Gambrinus”.

E ora aspettano gli ultra 80nni che cominceranno a breve la vaccinazione: “Sono la memoria storica della città, un patrimonio che dobbiamo tutelare, grazie a loro si mantiene la memoria della città. Dopo il vaccino li aspettiamo venite tutti”.

Nella sala, come riporta l’ANSA, c’è anche un tavolino riservato per il commissario Ricciardi: “Ci sarà – spiega Antonio Sergio, socio storico del bar – anche un passaggio al Gambrinus molto bello. Qui da sempre si fa cultura, storia, arte. Oggi si vedono più spettacoli kitch in tv ma la nostra riapertura di oggi è anche l’auspicio che la gioia della cultura torni in un luogo in cui presentavamo quasi un libro al giorno, si facevano meeting di storia, arte, letteratura. Speriamo che sia un primo passo per tornare più forti anche in questo”.


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