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Le pagelle di Napoli-Benevento: bene l’attacco azzurro. Stregoni rinunciatari

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Il Napoli si aggiudica il derby campano vincendo per 2-0, grazie alle reti di Mertens e Politano.

Meret 6,5– Viene chiamato in causa poche volte, ma quando è il suo momento si fa trovare sempre pronto. Ottima gestione della palla anche quando il Napoli imposta dal basso.
Di Lorenzo 6,5– Ritorna a fornire una prestazione di ottimo livello sia in fase difensiva che offensiva. Aiuta molto Politano con le sue sovrapposizioni e la sua “presenza” permette il raddoppio azzurro.
Rrahmani 6– Il Napoli non rischia praticamente mai e il centrale non è chiamato agli straordinari.
Koulibaly 5– Pesa la doppia ammonizione che non gli permetterà di scendere in campo mercoledì contro il Sassuolo. Prestazione tutto sommato sufficiente ma l’espulsione gli costa un’insufficienza.
Ghoulam 6.5– L’algerino pare essere tornato il terzino visto con Sarri. Spinge tanto e duetta bene con Insigne; Mario Rui rischia seriamente il posto da titolare.
Bakayoko 6,5– Il centrocampista fornisce una prestazione d’intensità, chiude bene gli spazi e non commette errori. Prestazione di grande sacrificio.
Fabian Ruiz 6– Gestisce molto bene il pallone, ma a volte è troppo impreciso. Fondamentale, però, nelle manovre offensive degli azzurri.
Zielinski 6,5– Tanta corsa per il polacco che in più di un’occasione può trovare la via del gol. Segna ma il suo gol viene annullato per un offside di Insigne. (Dall’82 Maksimovic: S.V.)
Politano 7– Non sta facendo rimpiangere Lozano, salta l’uomo e fraseggia bene con i compagni. Sigla il doppio vantaggio azzurro. (Dall’85 Hysaj: S.V.)
Mertens 7,5– Ritorna dal primo minuto e lo
fa a modo suo: segnando. Si trova alla perfezione con Insigne e va più volte vicino alla doppietta personale. (Dall’82 Elmas: S.V.)
Insigne 7– I giocatori del Benevento lo raddoppiano sempre e ha poco spazio, ma quando salta l’uomo diventa sempre pericoloso. Perfetto il cross per il 2-0.
Gattuso 7,5– In un momento di difficoltà schiera Ghoulam e Mertens dal primo minuto e vince la “scommessa”. 3 punti che rispondo alle critiche ricevute in settimana.

Montipó 6– Non ha colpe sui 2 gol del Napoli, per il resto viene chiamato in causa poche volte.
Depaoli 5- Soffre tanto Insigne, che in più di un’occasione lo salta. Non riesce a dare il suo solito contributo alla squadra.
Tuia 5,5– Bravo ad inizio partita nelle letture difensive, ma pecca poi quando cerca di accompagnare la palla sulla linea di fondo e si fa sorprendere da Insigne.
Barba 5,5– Riesce a contenere Mertens, ma sul secondo gol ha le sue colpe, facendosi trovare impreparato.
Foulon 4– Errore gravissimo sul primo gol del Napoli. Rientra passeggiando e tiene Mertens in gioco, Inzaghi avrà tanto da lavorare con lui. (Dal 19st Letizia 5,5 Dopo due mesi rivede il rettangolo verde, ma non è ancora al 100%).
Schiattarella 6– Gioca dal primo minuto con dei problemi fisici, svolge il suo compito ma al 45esimo non regge più e viene sostituito. (Dal 1’st Insigne R. 6– Prova a saltare l’uomo e cercare la conclusione. Uno dei pochi a crederci fino alla fine).
Hetemaj 5,5– Cerca di aiutare il Benevento in fase di impostazione, ma soffre nel secondo tempo quando i calciatori azzurri lo puntano.
Ionita 5,5– Non riesce a farsi vedere e viene schiacciato dai partenopei, anche quando prende il posto di Schiattarella in cabina di regia non riesce ad emergere. (Dal 38st Moncini S.V.)
Caprari 5- Non è in serata, non riesce a sacrificarsi. In una partita del genere Inzaghi si aspettava di più da lui. (Dal 19st Sau 5,5 non riesce ad incidere, prova a creare qualcosa ma senza essere pericoloso)
Viola 6- Gioca bene, si fa vedere tra le linee ma purtroppo la squadra non sempre lo accompagna.
Lapadula 5– Non si vede praticamente mai, corre tanto ma a vuoto. (Dal 25’st Gaich 6 il ragazzo ha personalità e prossimamente avrà sicuramente più spazio).
Inzaghi (D’Angelo) 5,5– Non riesce a portare a casa punti contro un Napoli “in crisi”. La differenza di valori c’è, ma il Benevento non ha mai dato l’impressione di riuscire a portare a casa nemmeno il pari.

 Gianmarco Amato


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