Napoli e Provincia

Arzano, profilo fake per diffamare giornalisti, forze dell’ordine e commissari. Indagini della Polizia postale.

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Arzano – Profilo fake per diffamare le istituzioni: indagini della Digos e Polizia postale. Ad annunciare la consegna di una voluminosa denuncia il giornalista sotto scorta Domenico Rubio che ha dichiarato di aver “denunciato  alla polizia postale il profilo facebook “Fiorella Esposito memo”.

“Stamattina, corredato da altre denunce pregresse, ho provveduto a denunciare alla polizia postale questo profilo falso, al momento non giuridicamente identificabile, celato dietro una presunta “organizzazione politica”. È stata una delle macchine del fango e di delegittimazione usata da oltre un anno contro giornalisti, funzionari comunali scomodi, e intimiditi, che hanno denunciato fatti di rilevanza penale sulla gestione pubblica, e rappresentanti dello Stato (commissione prefettizia, prefettura, ministero degli interni). Nonostante i gravi accadimenti di queste ultime settimane, già caratterizzati a contorno da atteggiamenti di tipo “eversivo” di ambienti vicini alla politica locale che hanno sobillato proteste contro la stampa e di chi rappresenta lo Stato sul territorio, non si sono fermati.

Ora toccherà alla Magistratura dare nome e cognome a chi si nasconde dietro questo falso profilo, affinché l’autore venga giuridicamente identificato, e perseguito per legge, così da essere chiamato a rispondere di ogni sua parola diffamatoria nelle aule di tribunale. In uno degli ultimi deliranti post addirittura c’è stato un attacco al Comitato per l’Ordine e per la Sicurezza pubblica (presieduto dal Prefetto di Napoli e dai massimi vertici di tutte le forze dell’ordine) con delegittimazione delle scelte operate, per aver deciso la scorta per la mia sicurezza e maggiore tutela per i componenti della Commissione Straordinaria.” Si organizzano a tavolino le finte minacce”. Attendiamo fiduciosi che la Giustizia faccia il suo corso”. Già durante le minacce dei giorni scorsi, rigurgiti estremisti vi erano stati da parte di ex amministratori comunali sciolti per mafia nel 2019.

 Giovanni Manfredi


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