Coronavirus in Campania, De Luca chiude di nuovo la Movida: feste a numero chiuso

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Coronavirus in Campania: De Luca chiude di nuovo la Movida: feste a numero chiuso.Massimo 20 persone, dalle 22 stop bevande alcoliche da asporto.

 

Nuove misure per il controllo dei contagi in Campania e per la gestione della movida come annunciato nei giorni scorsi dal governatore De Luca. Misure contenute nell’ordinanza 75, valida fino al 7 ottobre. L’esercizio e la fruizione delle attivita’ connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli; inoltre, lo svolgimento di feste e di ricevimenti e’ consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti per ciascun evento e nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli;.a tutti gli esercizi commerciali (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati), dalle 22 e’ fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonche’ di tenere in funzione distributori automatici.

Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonche’ ai tavoli, purche’ nel rispetto dei protocolli. Gli esercizi che non possano garantire queste misure devono chiudere alle 22. Resta sospesa l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse.



    Dalle 22 alle 6 e’ vietato consumare bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, comprese le ville e i parchi comunali, nonche’ nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici. Resta sospesa l’attivita’ di sagre e fiere e, in generale, ogni attivita’ o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse. Inoltre, e’ vietato per i passeggeri salire a bordo dei mezzi di trasporto senza la mascherina.

    “Eventuali passeggeri sprovvisti di mascherina devono, in ogni caso, essere sanzionati in conformita’ a quanto previsto – si legge nella nota dell’Unita’ di Crisi – ed essere invitati a scendere immediatamente e comunque appena possibile dal mezzo, al fine di evitare ogni ulteriore rischio connesso alla permanenza a bordo in assenza di dispositivi di protezione. In caso di rifiuto, deve essere disposto il blocco del bus o del treno e richiesto l’intervento delle forze dell’ordine”. In base alle precedenti ordinanze c’e’ l’obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione della ASL competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 C mentre i gestori di ristoranti ed altri esercizi analoghi devono identificare almeno una persona per tavolo o per gruppo di avventori, rilevare e conservare i dati di un idoneo documento di identita’. Occore indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale.




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