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Alessandro Gassmann: dopo Venezia torna a Napoli per ‘I bastardi di Pizzofalcone’

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Alessandro Gassmann applaudito a Venezia per “Non odiare”, tornerà presto a Napoli per girare la terza stagione de “I  bastardi di Pizzofalcone”

 

 

Dopo Venezia, Alessandro Gassmann tornerà a Napoli per continuare le riprese della terza stagione de ‘I bastardi di Pizzofalcone’:  “Posso dire che arriverà una nuova protagonista femminile e che si risolverà anche il mistero della bomba. Abbiamo una nuova regista che è Monica Vullo, che è bravissima. Onestamente vedendo il materiale che abbiamo prodotto fino adesso, senza nulla togliere alle due stagioni precedenti, mi sembra di poter dire che questa sia, di scrittura ma anche nel gruppo di lavoro, forse, quella che mi piace di più”.

A Venezia il bello e bravo attore figlio d’arte, è stato accolto da cinque minuti di applausi e grande commozione a per “Non odiare”, l’opera prima di Mauro Mancini in concorso alla trentacinquesima edizione della Settimana Internazionale della Critica.

Il film interpretato da Alessandro Gassmann e Sara Serraiocco arriverà nei cinema il 10 settembre.
“Non odiare” è ambientato in una città del nord-est, dove vive Simone Segre, affermato chirurgo di origine ebraica. Quando un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada e scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccerà la famiglia dell’uomo, e forse dovrà pagare un conto per le sue azioni.
“Mi interessava l’argomento, l’odio razziale, che è tornato ad essere così presente nella società moderna. Credo che anche il cinema debba incaricarsi oggi di portare, di raccontare questo disagio crescente nella nostra società, per evitare gli errori del passato”.

Di fronte all’escalation di eventi xenofobi, negli Stati Uniti come in Italia, Gassmann sottolinea: “Ci siamo caduti in passato, la Shoah, la seconda guerra mondiale, l’uccisione di centinaia di migliaia di persone, ci hanno insegnato per un lungo periodo a non ripetere gli stessi errori. Forse questa memoria non è stata abbastanza lunga, e credo sia arrivato il momento anche per il cinema di rinfrescare la memoria anche di chi non è al corrente di che cosa porta un odio generalizzato?.

 


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