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Napoli, detenuto si impicca a Poggioreale: salvato dalla polizia penitenziaria

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Napoli, detenuto si impicca a Poggioreale: salvato dalla polizia penitenziaria.

 

Mentre l’attenzione cade sulle vacanze e sul recupero psicofisico dei lavoratori e su come gestire il Covid, c’è un Corpo dello Stato quello della Polizia Penitenziaria che in silenzio opera per la salvaguardia di tutti, anche di coloro che con la vita hanno deciso di smetterla.

Come oggi verso le ore 13:00 circa, al reparto Torino del G.Salvia di Poggioreale un detenuto 50enne colto il momento propizio di restar solo in camera di pernottamento si è impiccato con i lacci delle scarpe alle inferriate della finestra, ma allo stesso tempo ha bloccato anche la porta d’ingresso della stanza rendendo le operazioni di salvataggio ancor più difficoltose ed alle quali c’è stato anche il supporto di un altro detenuto che non ha esitato ad aiutare.

Per i segretari regionali campani Osapp, Palmieri Vincenzo e Castaldo Luigi , “come sempre il plauso va a tutte quelle donne ed uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria che ogni giorno vivono una realtà complessa e difficile come quella del ‘mondo penitenziario’, dove i tanti interventi critici mettono a dura prova tutti ed in particolar modo il personale di Polizia Penitenziaria, ma che nonostante le grosse e croniche difficoltà operative, questi, riescono a mantenere ordine e controllo, con alto senso del dovere e spirito di abnegazione che necessiterebbe delle dovute attenzioni e gratificazioni da parte dei nostri politici.

Il ” G.Salvia” di Poggioreale diretto e gestito encomiabile dal dott. C.Berdini e dal Dir.Agg. dott. G. Diglio, meriterebbe maggiori risorse umane ed economiche,affinché siano mantenuti i giusti equilibri in una realtà così difficile e complessa, visti i numeri. L’Osapp Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria maggiormente rappresentativo sul territorio si auspica ulteriori interventi migliorativi da parte della politica nell’interesse di tutti e coglie l’occasione ancora una volta di elogiare l’operato di tutte le donne e gli uomini di Polizia Penitenziaria”.


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