Due villette abusive abbattute a Baia Domizia

SULLO STESSO ARGOMENTO

Sono ripartite, dopo il lockdown, le attivita’ di demolizione, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, delle villette dichiarate abusive con sentenza passata in giudicato sul litorale domizio.

Le ruspe oggi sono arrivate a Cellole, nella frazione di Baia Domizia, nota localita’ balneare, per abbattere due manufatti abusivi. Gli immobili, entrambi usati come residenze estive, sono ubicati in una fascia di territorio parallela alla costa, protetta da vincoli idrogeologici e sismici. Nel 2019, tra novembre e dicembre, furono abbattuti nel Casertano quattro immobili abusivi, tra cui case per vacanze edificate a Mondragone, in una localita’ denominata “Stercolilli” a pochi passi dal mare.




LEGGI ANCHE

Stadio Maradona, il ministro Abodi: “Ok al restyling”

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha commentato la situazione del progetto Stadio Maradona auspicando un accordo tra Comune e Calcio Napoli. "Il sindaco di Napoli ha le idee chiare e può contare sulla nostra collaborazione," ha dichiarato Abodi. "Mi auguro che ci sia una perfetta sintonia tra la municipalità e il club per quanto riguarda il progetto Stadio Maradona." "Ambizioni reciproche" "Nel progetto stadio," ha aggiunto Abodi, "ci sono ambizioni reciproche tra...

Ora legale: lancette avanti nella notte tra il 30 e 31 marzo, ma c’è chi la vuole permanente

336mila italiani hanno firmato una petizione per abolire il cambio dell'ora due volte l'anno.

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE