Cronaca di Napoli

Napoli, suicidio a Poggioreale, l’Osapp: ‘Ancora un fallimento del sistema penitenziario’

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“Difronte alla morte di un detenuto 36enne del reparto Napoli non si può rimanere in silenzio ed è proprio questo silenzio che ci umilia ed amareggia.Una morte preparata nella notte con lacci delle scarpe legate all’inferriate della finestra del bagno, in un camera di pernottamento dove vi erano più ristretti.Lavarsi le mani addebitando al solito poliziotto-capro espiatorio di turno non è giusto ed è forse per un’inefficace politica amministrativa penitenziaria la cosa più semplice”.
L’Osapp da sempre vicina alle problematiche del mondo penitenziario nella sua complessità non può esimersi a restar in silenzio difronte ad un ennesimo fallimento dell’attuale sistema penitenziario.
“Un fallimento che nasce dalla mancanza di mezzi elettronici idonei ad affrontare casi simili,dalla mancanza di spazi salubri ed idonei per tutti coloro che attraversano le porte di un penitenziario Campano ed in particolar modo del “G.Salvia”- Poggioreale struttura secolare ed obsoleta”.
Il segretario regionale Osapp, Vincenzo Palmieri ed il segretario provinciale di Napoli, Luigi Castaldo da tempo denunciano” un stato fallimentare e poco funzionale dell’attuale regime detentivo dei penitenziari campani sovraffollati, privi di protocolli sanitari, privi di mezzi idonei nel rispetto del dlgs 81/2008 e soprattutto con forte carenza di risorse umane in tutte le figure professionali utili al buon andamento di una realtà assai complessa come la “vita carceraria”,dai poliziotti penitenziari ai psicologi, educatori e quant’altro!
Come Osapp ci auspichiamo una politica penitenziaria efficiente nel rispetto dei previsti compiti istituzionali ed in primis dei “diritti dell’uomo” come centro assoluto del rispetto del nostro io e di conseguenza della dignità di tutti. Basta Silenzio!!!”


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