Cronaca

Fuga di gas e esplosione al municipio di Rocca di Papa: la procura indaga per disastro colposo. Sedici i feriti, 36 gli sfollati

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Rocca di Papa. La Procura di Velletri indaga per disastro colposo e lesioni gravi o gravissime colpose per l’esplosione avvenuta questa mattina a Rocca di Papa, in provincia di Roma, che ha interessato il palazzo del Comune. Le ipotesi di reato sono contenute in un fascicolo, al momento contro ignoti, coordinato dal procuratore capo Francesco Prete. Nelle prossime ore gli investigatori sentiranno, presso la caserma dei carabinieri di Frascati, una serie di testimoni per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto. All’origine dell’esplosione avvenuta questa mattina nella palazzina del Comune di Rocca di Papa, paesino a pochi chilometri dalla Capitale c’è una fuga di gas: tra i feriti, il più grave è proprio il sindaco, Emanuele Crestini, che ha riportato ustioni serie al volto e alle braccia. Il bilancio complessivo è di 16 feriti totali e di questi 6 sono stati trattati sul posto dal personale dell’Ares 118 e non hanno avuto bisogno di trasporto in ospedale. I restanti 10 feriti sono stati trasportati o sono giunti con mezzi privati presso gli ospedali di Frascati, il Policlinico Tor Vergata e il Bambino Gesù. Sono in totale 3, e tra loro il sindaco, i feriti che successivamente sono stati trasportati al Centro Grandi Ustioni del Sant’Eugenio a Roma. Immediati, dopo i soccorsi, sono giunti da più parti messaggi di vicinanza, a partire da quello del sindaco di Roma Virginia Raggi, ma anche tutti i Comuni e gli enti della zona limitrofa si espongono, come il Parco dei Castelli Romani: “Questa mattina una fuga gas ha causato una violenta esplosione con il crollo della facciata comunale. Oltre a seri danni ci sono purtroppo diversi feriti. Il Parco Castelli Romani è vicino alla comunità di Rocca di Papa ed è operativo a sostegno delle operazioni di soccorso”. 
In serata il vicesindaco Veronica Cimino ha emanato due ordinanze. Con la prima è stata istituita la zona rossa attorno all’area dell’esplosione con divieto di accesso per tutti, ad eccezione degli addetti ai lavori di soccorso e alle forze dell’ordine. L’ordinanza dispone anche lo sgombero delle abitazioni comprese nell’area e adiacenti al municipio, nonché la chiusura della scuola del centro urbano. Con la seconda ordinanza è stata spostata provvisoriamente la sede comunale presso la Scuola dei campi D’Annibale. Ai 36 sfollati censiti è stato assegnato un alloggio temporaneo, spiega il Comune, comunicando che “per qualsiasi richiesta di inserimento all’interno della lista degli sfollati e/o per richieste di beni di prima necessità o assistenza, è possibile presentarsi presso l’Unità di Crisi Locale presente in Piazza della Repubblica”.


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