#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 15 Maggio 2025 - 22:19
16.3 C
Napoli
Napoli soffocata dal traffico: tassisti in trincea, proteste e sciopero...
Napoli, folle gesto al Giro D’Italia: 67enne si lancia sui...
Superenalotto di oggi 15 maggio 2025, due 5 da 82mila...
Camorra a Castellammare, il geometra del comune era la spia...
Estrazioni del lotto e numeri vincenti 10 e lotto di...
Il viaggio musicale del Duo Sòria tra memoria e modernità...
Abodi: “Napoli merita uno stadio moderno, il Maradona può essere...
Giugliano, isola ecologica chiusa da 70 giorni: disagi per 80mila...
Coppa America 2027 a Napoli, il sindaco: “Vittoria per la...
Visita dei garanti dei detenuti al carcere di Arienzo
Energia, ricariche auto da Torino al mondo: Powy al Mapic...
Il “Marconi” di Giugliano in Campania sul podio al Festival...
Ambiente. Ad Alghero il summit G20s, il primo network pubblico...
Esplosioni d’artista, le lave cromatiche di Luigi Grossi in mostra...
Sabato 17 maggio aperture serali a Palazzo Reale e Villa...
Nero il film di Giovanni Esposito da oggi 15 maggio...
Primavera dell’Arte al Parco di Ercolano: si apre con la...
Napoli, ennesima aggressione a dipendente ANM sulla Linea 1
Back Star’s – La magia del cinema in musica dal...
Amalfi, entra nel vivo la 70ª Regata delle Antiche Repubbliche...
Indian Napoli, uscito il noir dello scrittore e sceneggiatore Al...
Il principe Alberto di Monaco in visita al parco archeologico...
Osimhen saluta il Galatasaray e avvisa Napoli: “Futuro? A fine...
Oltre 5000 pazienti europei ogni mese scelgono l’Albania per le...
Al Teatro Area Nord anteprima del nuovo lavoro del coreografo...
Come trarre vantaggio dall’intrattenimento? Intrattenimento online utile per il 2025
Maltempo in Campania: scatta l’allerta gialla, a Napoli chiusi parchi...
Bacoli, in arrivo il primo Ospedale di Comunità: apertura entro...
Ragazza di 14 anni travolta e uccisa da un treno:...
Bimbo di 2 anni da Gaza all’Ospedale Santobono di Napoli:...

Camorra, il pentito: ‘Al rione Villa niente si muoveva senza ordine di Salvatore D’Amico’

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

“Preciso che niente si muoveva senza ordine di Salvatore D’Amico”. E’ un fiume in piena il pentito Vincenzo Scotti, suocero di un altro collaboratore di giustizia, Luigi Gallo, entrambi legati al clan D’Amico “gennarella” del rione Villa. Le sue sono confessioni e informazioni di prima mano. Ma soprattutto recenti. Ha fornito infatti agli investigatori un organigramma completo del clan composto da almeno una 30 di affiliati di primo piano e tutti “legatissimi” al boss Salvatore o’ pirata. Le dichirazioni sono allegate all’inchiesta sull’omicidio di Luigi Mignano passato alla storia della camorra come l’omicidio “dello zainetto” perché avvenuto il 9 aprile scorso davanti al nipotino (rimasto miracolosamente illeso) che stava accompagnando a scuola e al figlio Pasquale (ferito). Per quell’agguato sono stati arrestati in sette del clan D’Amico tra cui Umberto o’ lione D’amico (nipote del boss), Umberto Luongo, considerati i due attuali reggenti e altri cinque affiliati di primo piano. Scotti nelle sue confessioni ha anche parlato dell’agguato a Michele Minichino o’ tigre, killer e uomo di fuducia del “nemico” Ciro Rinaldi mauè. Ecco cosa ha raccontato alla Dda: “…Salvatore D’Amico mi mandò a chiamare e mi disse che mi dovevo mettere dove sta la residenziale dove sta la pompa di benzina tra San Giovanni e Barra. Stavano costruendo delle palazzine. Mi sono messo lì e sono arrivati Salvatore o blindato e mio genero. Mio genero mi disse che erano andati a sparare a Minichini Michele. Il mio compito era di buttare la macchina, una Fiat Punto bianca, che io ho buttato proprio lì a circa 20 metri dopo la curva. Salvatore D’Amico mi aveva detto di aspettare in quel posto dove sarebbearrivato Salvatore o blindato e mi avrebbe detto cosa fare…ho saputo solo dopo da mio genero cosa avevano fatto Dopo avermi consegnato la Fiat Punto bianca, Salvatore o’ blindato e mio genero sono saliti a bordo di un’autovettura scura, tipo Renault, che era stata già parcheggiata in precedenza in quel posto da Salvatore o’ blindato, e sono andati via; nello stesso tempo io sono andato a buttare l’auto Fiat Punto bianca e sono tornato a casa con la mia macchina che avevo parcheggiato nei pressi del distributore di benzina dove li avevo attesi… successivamente sono andato su ordine di Antonio Gallo, marito della cugina dei D’Amico, al parco Verde, in un terreno che sta la dietro, per incendiare un’autovettura blindata e due motociclette che si trovavano recintati da una lamiera. Gallo Antonio mi portò a vedere dove stavano e avrei dovuto incendiarle il giorno dopo. Quando sono ritornato sul posto il giorno dopo insieme a Gallo Antonio, con due macchine diverse, da un balcone al primo piano di un’abitazione del parco a circa 20 metri dal box in cui si trovavano i veicoli, si è affacciato qualcuno e ha sparato contro di me. Quindi non ho incendiato più i veicoli. Avevo conC me già la benzina, due bottiglie da un litro…”.


Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2019 - 07:38

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE