Quartieri di Napoli

Conclusa la due giorni dedicata ad Aleida Guevara, la figlia del Che protagonista del primo cultural hub campano

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Si è conclusa, sabato 9 marzo, la due giorni dedicata ad Aleida Guevara, la figlia del Che, a San Giovanni a Teduccio, organizzata dall’associazione Gioco, immagine e parole presso gli spazi di Art33, il primo cultural hub campano, e promossa dai giovani dell’omonima start-up. La figlia del guerrigliero argentino è in Italia grazie alla collaborazione con la rete Radié Resch per raccogliere fondi destinati a garantire interventi gratuiti nell’ospedale oftalmico “Ernesto Che Guevara” di Cordoba, in Argentina.
Fitto il calendario di iniziative organizzato per lei dall’associazione Gioco, immagine e parole, che ha ricevuto anche il patrocinio del Comune di Napoli, nel weekend nel quale ricorre la giornata internazionale della donna, occasione per ripensare alle conquiste delle donne in ambito sociale e politico, oltre che per contrastare il pericolo ancora attuale delle discriminazioni di genere. Tanti gli ospiti che hanno accompagnato Aleida Guevara sul palco del Nest – Napoli est Teatro, dall’assessore alla cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, il quale ha sottolineato come luoghi quali il Nest e Art33, siano motore e spinta di un risveglio di coscienze, alla giornalista Rosaria Capacchione la cui testimonianza di impegno, insieme a quella di Aleida, ha permesso di unire Sud America e Sud Italia, passando per Anna Baldi, la tredicenne di San Giovanni nominata dal Presidente Mattarella, Alfiere della Repubblica.Straordinaria la partecipazione del pubblico che ha affollato la sala teatrale in questi due giorni e ha contribuito alla gara di solidarietà promossa da Aleida, e degli artisti del territorio che hanno donato loro performance alla causa della pediatra cubana: Francesco Di Leva, Barbara Lombardi, la Corale per San Giovanni, Patrizia Spinosi, Michele Boné, l’Accademia musicale Santoro. Sabato mattina, inoltre, Aleida ha incontrato Jorit, l’artista che proprio a San Giovanni, ha dipinto il volto del Che su due enormi facciate dell’edilizia popolare in via Taverna del Ferro.
La visita napoletana della Guevara si è conclusa con la prima e molto affollata cena sociale presso gli spazi di Art33. “Siamo felici ed orgogliosi del lavoro fatto per accogliere nella nostra città Aleida Guevara. Questi incontri hanno rappresentato, per la nostra associazione e per i cittadini, un momento di riflessione e confronto con ospiti speciali, per dare voce agli ultimi e condividere tenacia e determinazione. È stato emozionante registrare l’adesione immediata di alcune realtà artistiche del territorio a dimostrazione del fatto che l’arte è sinonimo di amore. L’evento è stato molto importante anche per i ragazzi di Art33 e per tutto il centro che, anche se nato da pochi mesi, ha messo in piedi una due giorni di un certo spessore. La risposta del pubblico è la dimostrazione che siamo sulla strada giusta” dichiara Mariarosaria Teatro, presidente dell’associazione Gioco, immagine e Parole.