#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 28 Giugno 2025 - 21:04
29.3 C
Napoli

Camora, il clan Sibillo ‘spremeva gli imprenditori come limoni’: i Di Matteo costretti a pagare ogni settimana

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

“Ci hanno spremuto come i limoni, stiamo scendendo a lavorare solo per pagare gli operai”. L’ultima richiesta estorsiva i titolari della famosa pizzeria Di Matteo del centro storico di Napoli, l’hanno avuta il 4 marzo direttamente da Vincenzo Sibillo, il padre dei baby boss Emanuele e Pasquale, che pretendeva 1.500 euro di ‘pizzo’ come anticipo di quanto ogni settimana i proprietari della pizzeria pagavano alla cosca. “Da quanto?”, chiedono i carabinieri che interrogano il titolare. “Da sempre”, e’ la risposta. In carcere sono finiti i quattro esattori tra i quali il boss che ogni sette giorni ritiravano 100 euro e poi riscuotevano le rate a Pasqua, Natale e Ferragosto. Ad aprile e ad agosto 2.500 euro, mentre a Natale 5 mila euro. Ecco lo scenario nel quale sono poi maturati gli scontri tra il gruppo Sibillo e gli alleati dei Mazzarella che a loro volta vogliono il ‘pizzo’ dagli esercenti gia’ taglieggiati dai Sibillo. Nel decreto di fermo che ha portato all’arresto degli estorsori, a firma dei pm della Dda di Napoli, Urbano Mozzillo e Celeste Carrano, ci sono anche le dichiarazioni dei titolari, che tutti, appena sentiti, raccontano di non pagare, e poi confessano con non poche difficoltà: “Abbiamo timore per la nostra incolumita'”.

“Azioni di guerriglia urbana”, “guerra”, “attacchi e omicidi continui”. Usa queste parole il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Giovanna Cervo per descrivere il clima che si é vissuto nei vicoli di Napoli nel 2015 tra il gruppo Sibillo e i Buonerba. Dopo la morte di Emanuele Sibillo, avvenuta il 31 luglio 2015, il clan era passato nelle mani di Ciro Contini, il 25enne che portava un cognome importante, nipote del boss Eduardo detto ‘o romano’ e sposato con la figlia di Nicola Rullo detto ‘nfamone’. E’ lui il perno dell’inchiesta, un pregiudicato descritto dai pentito come “un killer che spara per sfizio”. E “per sfizio”, dal racconto degli oltre dieci collaboratori di giustizia, molti dei quali dell’ultima ora (Bruno Esposito, Domenico Esposito, Claudio Scuotto, Carmine Esposito, Nunzio Montesano, Pasquale Orefice, Carmine Campanile e Gennaro Buonocore), che Ciro Contini uccide Luigi Galletta, il meccanico di via Carbonara, prima picchiato e poi ammazzato siq perche’ cugino di Luigi Criscuolo, affiliato ai Buonerba, sia per vendetta rispetto una sparatoria che aveva colpito il nipote di un affiliato ai Sibillo. Le intercettazioni successive a quell’agguato mettono in evidenza la drammatica e spietata voglia di vendicarsi, oltre ogni limite. E’ Salvatore Mazio, uno degli arrestati, a urlare al telefono: “Prendiamo a quello, schiattiamogli la testa, spariamolo nelle gambe e gli diciamo di dire al ‘nannone che se viene dentro Oronzio Costa lo atterro. Io mi metto il casco in testa e lo faccio. Non me ne fotte, non tengo niente a che vedere. Vengono qui e li abboffiamo di botte in petto, per tutte le parti”. E ancora Gennaro Buonerba, boss dei ribelli: “Buttiamo una bomba nel palazzo, perche’ questo adesso non scende piu’ per dieci giorni”. Era rivolta ad Antonio Napoletano o’ nannone la minaccia. L’esplosione dell’ordigno fu particolarmente potente, danneggiò due negozi e non provocò vittime unicamente perché quel giorno c’era una partita del Napoli e le strade erano deserte.

Tra gli 13 indagati figurano Nicolas Brunetti, Salvatore Celentano, Ciro Contini, Bruno Esposito, Giuseppe Gambarella, Diego Spagnuolo, Antonio Napoletano, Francesco Pio Corallo, Luca Capuano, (per il gruppo Amirante-Brunetti-Giuliano-Sibillo, ex Paranza dei Bimbi) invece per il gruppo dei rivali Buonerba meglio noti come i “Capelloni” l’ordinanza ha colpito Gennaro Buonerba, Salvatore Mazio, Massimo Amoroso e Vincenzo Rubino..


Articolo pubblicato il giorno 9 Marzo 2019 - 22:33

facebook

ULTIM'ORA

Vico Lammatari nel Rione Sanità sommerso dai rifiuti
Mergellina, tentato furto in un’osteria: “Zona abbandonata, sicurezza zero”
Incendio devasta la pineta di Baia Domizia: causa mancata pulizia...
Fiamme al Centro Direzionale di Napoli: densa nube nera sopra...
Napoli, egiziano minaccia di darsi fuoco negli uffici della Questura:...
Napoli, identificata la donna dell’incidente in Tangenziale
Camorra, scarcerato il boss di Caivano, Ciro Gallo
Carcere di Prato a porte aperte: telefonini e stupefacenti lanciati...
Blitz della polizia a Castellammare e Acerra
Avellino, doppio assalto ai bancomat all’alba: esplosioni a Montemarano e...
Napoli si prepara ad accogliere 200 nuovi posti barca: al...
Salerno, smantellata banda di ladri di alcolici:  denunciati 3 georgiani 
Colleferro, tenta di truffare un’anziana:denunciata 42enne napoletana
Avellino, smascherato finto invalido: faceva la spesa e guidava
Camorra, clamorosa assoluzione in Appello del boss Michele Zagaria
Napoli, il Monaldi festeggia 100 procedure TAVI in sei mesi
Arrestato stalker, getta acido sull’auto di una donna che perseguitava
Napoli, ennesimo schianto in moto: 18enne grave
Il biker Vincenzo Fusco condannato a un anno e due...
Tre agenti penitenziari indagati per l’aggressione in carcere al killer...
Villaricca, arrestato incensurato: girava armato in auto
Da oggi a lunedì allerta a Napoli: è il week...
Mondragone, scontro moto-auto: 16enne muore in ospedale
Napoli, 34enne accoltellato alla schiena al rione Don Guanella
Come cambia Salerno con i piani del Masterplan Litorale Sud?
Rione Traiano, torna in carcere il pusher del parco Ises
Arzano, gabbiano impazzito uccide piccione e si scaglia sui passanti
Bagnoli, riapre il lido comunale: sdraio, docce e sport gratuiti...
Badanti con documenti falsi: 7 arresti e 22 denunce anche...
Earn $7,980 per day with Use XRP to invest in...

IN PRIMO PIANO

Cronache Podcast

  • Carcere di Prato a porte aperte: telefonini e stupefacenti lanciati coi palloni
  • Camorra, sgomberato il "Quartier Generale" del clan De Martino a Ponticelli
  • Femminicidio Martina Carbonaro, accertamenti sui capelli trovati nella mano della vittima
Vedi tutti gli episodi su Spreaker

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento