Il boss Setola falso cieco per evadere e uccidere ancora, condannato famoso oculista di Pavia

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Caserta. Attestò che il boss Giuseppe Setola era cieco, una falsa diagnosi grazie alla quale il killer dell’ala Bidognetti dei Casalesi riuscì ad ottenere un ricovero nella clinica dell’oculista a Pavia. Per il noto professionista Aldo Fronterrè, ex primario della clinica Maugeri di Pavia, è arrivata la condanna a 10 anni di reclusione, il pm ne aveva chiesti 16. I giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere – presidente Di Girolamo – hanno condannato l’oculista pavese e il superkiller Giuseppe Setola, a 8 anni di reclusione, per simulazione di reato. Grazie al certificato che attestava falsamente la sua cecità all’occhio destro, il boss dell’ala Bidognetti riuscì a ottenere gli arresti domiciliari in un appartamento in centro storico a Pavia, nella zona di via Garibaldi, concessi proprio perché potesse curarsi alla Maugeri per una patologia del tutto inesistente per l’accusa. Il 7 aprile 2008 era evaso dagli arresti domiciliari facendo perdere le proprie tracce, in quel periodo di latitanza e fino al 14 gennaio del 2009 quando fu arrestato a Mignano Montelungo, commise – secondo l’accusa – 18 omicidi tra i quali la strage dei ghanesi a Castel Volturno e l’agguato all’imprenditore Domenico Noviello.




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