La ricerca della verita’ e l’esigenza di assicurare una giustizia non solo teorica ma anche sostanziale hanno ispirato la scelta di sospendere la prescrizione dal primo grado di giudizio. L’idea costituzionale di ‘giusto processo’ e’ stata troppe volte tradita da pronunce prive di una valutazione del merito della vicenda processuale, risolvendosi di fatto in una forma di denegata giustizia”. Lo ha affermato il ministro Alfonso Bonafede a Firenze per l’apertura dell’anno giudiziario, ricordando che il “disegno di legge delega sara’ presentato il prossimo febbraio”. “Un processo giusto deve avere durata ragionevole ma senza pregiudicare l’accertamento della verita’ e della conseguente certezza della pena – ha detto – Non vi e’ l’intento di pregiudicare la garanzia del diritto all’oblio rispetto a comportamenti risalenti nel tempo quanto piuttosto di raggiungere un risultato ambizioso”. “Queste – ha puntualizzato – sono le ragioni per cui la riforma della prescrizione entrera’ in vigore da gennaio 2020 quando sara’ gia’ stata completata la riforma del processo penale”.
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