Proseguono gli appuntamenti della rassegna Monday Dance – I lunedì della Danza al Teatro Nuovo di Napoli, che ospiterà lunedì 26 novembre, a partire dalle ore 21.00, tre appuntamenti in successione, Matricola 0541, coreografia di Luigi Aruta, Non esistono più le mezze stagioni, con la coreografia di Angelo Egarese, e Album, coreografia di Sara Lupoli. La rassegna Monday Dance, che s’inserisce in un’ampia programmazione del Teatro Pubblico Campano dedicata alla danza, è divenuta, ormai, un appuntamento fisso nella stagione del palcoscenico partenopeo, in particolar modo per il giorno cui è destinata la programmazione. Giunta alla terza edizione, la naturale evoluzione della rassegna è rappresentata dall’impegno costante di una programmazione che sia sempre più in sintonia con il pubblico, rendendolo partecipe anche oltre le performance, con incontri, discussioni e interazioni post spettacolo con gli artisti ospiti. Monday Dance nasce dalla funzione di antenna della danza contemporanea campana, che il Teatro Pubblico Campano svolge all’interno della Rete Anticorpi XL, prima rete italiana dedicata alla Giovane Danza d’Autore, e che, da dieci anni, rappresenta una delle più significative “buone pratiche” della scena in Italia. Ad aprire la serata sarà Matricola 0541, presentato da Borderline Danza, un esercizio in evoluzione, che nasce dalla volontà di ricercare il vocabolario motorio umano, durante lo studio e nel tempo che separa uno studente da un esame. La frenesia, l’agitazione, il dondolio, il prurito, la sudorazione sono strategie comiche adottate per la sopravvivenza. A seguire sarà in scena Non esistono più le mezze stagioni, presentato da Kinesis Danza, Florence Dance Festival e Archetipo, una storia che, a modo suo, racconta la vita senza vie di mezzo, in cui gli alti e bassi sono alla base della linea guida coreografica e drammaturgica. Uno spettacolo esilarante, ma che, allo stesso tempo, fa riflettere sulla vita reale, in cui chiunque, in situazioni estreme, si affida al proprio istinto, alla naturale forza di sopravvivenza, e i propri sentimenti. A chiudere la serata lo spettacolo Album, presentato da Körper in coproduzione con PianoBe Artistic Research e Le Nuvole, un’investigazione corporea sul tema del doppio, condotta nei territori dell’intimità. Non c’è una vera e propria storia, ma la narrazione emerge dal susseguirsi d’immagini che descrivono le innumerevoli rappresentazioni di noi stessi. Un percorso visionario che si delinea a due, e trasforma fatti minimi della quotidianità in spunti di riflessione sui possibili modi in cui interagiamo con il nostro corpo.
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