I ragazzi dell’istituto R.Elia di Castellammare a Scampia per un corso di Judo

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(di Teresa D’Angelo). Castellammare di Stabia. Ieri un gruppo di 24 alunni dell’Istituto R.Elia di Castellammare di Stabia ha concluso, nell’ambito del progetto PON per l’inclusione, un corso di Judo tra le vele di Scampia, difficilissimo quartiere partenopeo. La scelta del Judo, come attivitĂ  inclusiva è stata quanto mai pertinente e in contrasto con i luoghi comuni, che vedono le Arti marziali come attivitĂ  violente.
Fin dalle sue origini il Judo non è stato ideato come un’attivitĂ  violenta bensì quale strumento educativo e proposto come attivitĂ  centrata sul corpo e sulla mente, in linea con le culture orientali che, storicamente, non prevedono la dicotomia mente/corpo, tipicamente occidentale. Infatti i due principi fondamentali di questo sport sono amicizia, mutua prosperitĂ  e sviluppo delle proprie capacitĂ  fisiche, spirituali e intellettive. Principi che rimandano all’inclusione al rispetto e all’autodisciplina.
La scelta della zona per concludere il corso non è stata casuale. L’incontro, infatti, è avvenuto presso la ASD Star Judo Club, del Maestro Giovanni (Gianni) Maddaloni, padre di Pino, campione olimpico a Sidney 2000 nel quartiere Scampia. Un’esperienza significativa per gli studenti e densa di contenuti, sia sul piano sportivo sia, soprattutto, su quello umano.
Il maestro Maddaloni ha raccontato la sua vita e delle sue famiglie sia di origine che di acquisizione in un contesto difficile quale quello di Scampia che, spesso, è molto simile ad alcune zone di periferia di alcune cittĂ  del comprensorio partenopeo. Gianni Maddaloni ha raccontato il suo impegno quotidiano a favore dei giovani (e non solo), nel tentativo di fornire, attraverso la disciplina del Judo, un’alternativa forte alle proposte, spesso parziali e degradanti, del contesto sociale attuale.
Soddisfazione ed emozione per i ragazzi dell’istituto superiore stabiese che hanno toccato con mano il quartiere famoso per i fatti di cronaca. Infine hanno ammirato l’educazione, la gentilezza, la concentrazione e la determinazione di un gruppo di judoka, allievi del Maestro Maddaloni che, nel frattempo, avevano iniziato la loro seduta quotidiana di allenamento. Grande soddisfazione anche dal Dirigente Scolastico Giovanna Giordano per la riuscita del Progetto e per l’enorme entusiasmo dei ragazzi che vi hanno partecipato.




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