Dai telefoni e dai pizzini si cercano i complici del boss Orlando. LE INTERCETTAZIONI DEL SUMMIT

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Dopo la cattura di Antonio Orlando, latitante per 15 anni ora l’attività investigativa è puntata in questa seconda fase su chi ha coperto la sua latitanza. Orlando ha cambiato in tutto questo tempo diversi domicili. Alla conferenza stampa, insieme al comandante provinciale di Napoli Ubaldo Del Monaco hanno preso parte anche il comandante di Castello di Cisterna Gaspare Giardelli, e il maggiore Antonio Bagarolo, comandante del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Gli investigatori hanno spiegato che cercheranno di “capire di quali coperture ha goduto durante questi lunghi anni di latitanza; probabilmente i documenti che ha tentato di bruciare contenevano elementi utili in questo senso”. Ma sarà utile soprattutto la lettura del traffico telefonico dei due smartphone sequestrati nella casa di Mugnano, le chat, i messaggi. Di certo si capirà chi ha aiutato almeno in questi ultimi anni Antonio Orlando a mantenere la sua latitanza. Il boss non aveva mai fatto mancare la sua presenza in questi anni e neanche nella famosa estate del 2015 quando la sua famiglia e il suo clan prese il sopravvento sui Polverino e sui Nuvoletta. Tre summit alla periferia di Quarto in cui aveva partecipato come si evince dalle intercettazioni contenute nelle circa mille pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Francesca ferri che  sgominò la cosca dei Carrisi. Molte di quelle mille pagine riguardavano la figura di Antonio Orlando

Scrive il gip: “L’ incontro del 14.08.15. La fase del passaggio di consegne tra i vertici delle due consorterie criminali prosegue nel mese di agosto e viene monitorato l‟incontro del 14 agosto grazie alle due conversazioni registrate nell’auto di Sarappo Gennaro…anche questa volta partecipano Polverino Vincenzo e gli elementi apicali del clan Orlando, (Lubrano Armando, Orlando Angelo o Malomm, Orlando Gaetano, Sarappo Gennaro più altri di minor livello), nonché De Luca Pietro “zi Pierino” (padre di De Luca Alessandro) e lo stesso latitante Orlando Antonio. La sera del 13 agosto 2015 il gruppo si sta recando al summit e grazie alle intercettazioni ambientali emerge la presenza dei vertici del clan Orlando, tra i quali Gaetano Orlando, a conferma dell‟importanza dell‟incontro tenutosi tra gli elementi di spicco delle consorterie criminali “ORLANDO” e “POLVERINO”, tra i quali è presente il latitante Antonio Orlando alias “mazzolino”.  Il summit dura tutta la sera ed a notte inoltrata il gruppo risale in auto. Le conversazioni che si registrano consentono di ricostruire lo svolgimento dell’incontro che aveva come obiettivo quello di consentire agli Orlando di poter attingere notizie sulle attività del clan “Polverino”  o’ malomm poi non fa parlare, mannaggia la marosca `…..` cioè, quello sta parlando e quello sopra lui, deve dire “e stai zitto fammi sentire, questo che sta dicendo`) e definire gli equilibri tra gli Orlando ed i “Polverino”: la delicatezza delle questioni aveva imposto la presenza dei due vertici Antonio Orlando e di Polverino Vincenzo, come si desume da alcuni tratti della conversazione.

ARMANDO LUBRANO eh, ma Angioletto si mette a copp (n.d.r.: sopra) Michele: non è da me …incomprensibile… ARMANDO LUBRANO disse che non parlava (n.d.r.: ride) Michele: (n.d.r.: ridendo bestemmia)mannaggia la Madonna, quello già non si capisce solo lui quando parla, quello per parlare ci mette due ore ARMANDO LUBRANO e chi cazz! Michele: quello a copp a mano dice …incomprensibile… mannaggia a marosca GENNARO: comunque stava parlando di una cosa importante settembre… Michele: hai visto? GENNARO: Angiolè a settembre, Angiolè a settembre, bum, bum, bum, bum… Michele: [Pr.572-A-5 @ 02:49:10] come ha iniziato a parlare ma la mi ha innervosito ARMANDO LUBRANO nooooh!
Michele: ma stai zitto, gli ho detto fallo di finire di parlare
ARMANDO LUBRANO: voleva dire allora settembre che ce ne fotte
Michele: quello stava per dire una cosa hai capito bravo…incomprensibile…
GENNARO: eh!
Michele: nu poco che noi vogliamo sentire, quello tanto lo stava fermando ancora, Madonna mia! Madonna mia è stai un poco zitto. GENNARO: Michele gli ha dovuto mettere la mano sul braccio, zio Vincenzo ti guardava!
Michele: mannaggia la marosca va! No è esagerato guarda e fuori del normale.
ARMANDO LUBRANO: Michele!
Michele: …incomprensibile…
ARMANDO LUBRANO: quello mo vide a certi ragazzi. Mi senti?
M: chi so questi ragazzi!
ARMANDO LUBRANO: a certi ragazzi che vide, si scordò che li aveva visti tre giorni prima…
Michele: gli disse le cose…
ARMANDO LUBRANO  gli disse le stesse cose, quelli lo guardano con la bocca aperta, guardano a “Caramella ,” disse Caramella “Angioletto già li hai visti prima a quelli.” Ah? Va bene te lo detto di nuovo. Quelli, si ma stiamo qua per te siamo venuti, c‟è l‟avevano portato già! Gli stava dicendo “no perché qua se faci… disse “scusa vi uccidevo veramente mi minacciavate “!Disse hai capito? “E non hai capito io poi mi confondo perché è un sacco di gente”. Ando dalle persone, gli disse le stesse cose che gli aveva detto tre giorni prima però teneva l‟appuntamento che arrivavano altri soldi. Cioè pensa un poco!Ha pigliato una cantilena! Poi la cosa brutta e che tu gli dici vai la vai a sentire dici sei andato? “Gli ho detto, gli ho fatto” e ma che ti ha detto? “Non dargli retta non conta” Michele: quello, quello (n.d.r.: ride) perché quello che non ha detto eh! ARMANDO LUBRANO …incomprensibile… (n.d.r.: si accavallano le voci) Michele: e non gli dar retta GENNARO: diceva Armando si ma ARMANDO LUBRANO hanno capito! GENNARO: tutto a posto, non ti preoccupare ..omissis.. ARMANDO LUBRANO dove vai Gennaro … (n.d.r.: si accavalla la voce con quella di Michele)
GENNARO: deve accompagnare prima a zio Pierino
Michele: dove sta di casa?
ARMANDO LUBRANO e che fa, sta di casa qua ! GENNARO: sempre sopra ai Camaldoli! ARMANDO LUBRANO no sopra i Camaldoli ! Omissis.. Michele: non dovete bere ragazzi quando andate a mangiare ARMANDO LUBRANO no, io non ho bevuto dalla disperazione, ho sentito solo …incomprensibile… Michele: no a me mi ha sconvolto o‟ malomm, (n.d.r.: si riferisce di nuovo ad Angelo ORLANDO) cioè non c‟è l‟ho fatta più, l‟ho dovuto acchiappare sopra al braccio (n.d.r.: prendere per il braccio) e fallo di finire di parlare, fammi capire che sta dicendo questo, mannaggia a marosca (n.d.r.: ride)
GENNARO: quando diceva se ne deve andare questo
Michele: è normale e perché io non ho proprio parlato tutta la serata, ho detto solo quello, stai zitto un minuto!(n.d.r.: ride) ARMANDO LUBRANO (n.d.r.: ride)
Michele: mannaggia a marosca!



    ARMANDO LUBRANO mannaggia o pataturc va! Michele: (n.d.r.: ridendo dice) zio Vincenzo pensava che ero muto io no, quando mi ha sentito di dire… ha detto lui parla! ARMANDO LUBRANO (n.d.r.: ride)
    Michele: per ciò mi ha guardato?
    ARMANDO LUBRANO eh, bravo!
    Michele: mannaggia a marosca va!
    ARMANDO LUBRANO ma …incomprensibile… Michele: quello si avvicinava vicino all‟orecchio, ne Vincenzo zio Vincenzo, proprio addosso gli stava (n.d.r.: ride)
    A7: e quello così diceva!
    ARMANDO LUBRANO no …incomprensibile… M: (n.d.r.: ride) …omissis… GENNARO: il fatto del cappello, alza il cappello, alza il cappello, poi dopo ha detto il fatto del caffè, zio Crescenzo… ARMANDO LUBRANO: devi vedere io gli ho detto non si deve parlare del passato, si deve parlare… giusto eh giusto! Non dobbiamo parlare proprio, se no non dovremmo nemmeno stare la, mettiamo a figura di merda! (n.d.r.: ridono) Il primo schiaffo …incomprensibile… , dimmelo a me! ARMANDO LUBRANO vai piano dobbiamo andare ad accompagnare a zio Pierino. (n.d.r.: ridono) E zio Pierino sta pieno di diabete mo, sta male diciamo, …incomprensibile… in pancia, però e chi cazz! Conversazione ambientale avente intercettata sull‟autovettura Fiat Grande Punto in uso a Sarappo Gennaro – Di seguito, al , gli interlocutori commentano le fasi della cena ed il comportamento di Orlando Angelo nei confronti di Polverino Vincenzo “ma poi non hai capito che ha fatto questo sporco di “o‟ malomm” mentre mi è scappato da ridere non te ne sei accorto?”….” stavo mangiando la macedonia davanti zio Vincenzo”…..” zio Vincenzo ha preso il cocco l‟ha tolto di bocca e la messo di nuovo nel bicchiere”….” o‟ malomm l‟ha preso e ha iniziato ad inzuppare l‟ha dentro … o anima di Dio ho detto così” Testimonia infine la presenza quella sera anche del latitante ORLANDO Antonio il passaggio della medesima ambientale progr. 573 che si riporta come trascritta dal perito fonico dr. Cesari: Legenda interlocutori: A: Armando LUBRANO, G: Gennaro SARAPPO, M: Michele SCIORIO, A7: Angelo, non meglio identificato; A1: Angelo ORLANDO, nato a Napoli il 31.10.1979 “o‟ malomm” V: Vincenzo POLVERINO, U: uomo, non meglio identificato. “omissis…. ARMANDO LUBRANO (n.d.r: a bassa voce dice) Gennà, penso che sia del suocero Michele: di chi ?
    GENNARO:e del vecchio, questo!
    Michele : ma quello tiene la carne zio Vincenzo?
    ARMANDO LUBRANO: no, mo non lo tiene più, forse tiene il furgone e si va con il furgone, noi dobbiamo andare con zio Vincenzo! fammi salutare un attimo a zio Mazzulillo! GENNARO: scendiamo a salutare ad…incomprensibile…ià (n.d.r: la macchina si ferma con il motore acceso in Viale Sant’Ignazio di Loyola – Napoli (Napoli) – ITA – Velocità: 0.0 Km/h. – Lat: 40.865315 / Lon: 14.190065, come da rilevamento GPS, e gli occupanti scendono, poi si ascolta Armando LUBRANO omissis….” Alle successive ore 03:38 accompagnano a casa Polverino Vincenzo che si trovava a bordo di un’altra auto. Alle ore  la macchina si ferma con il motore acceso in Via Marano Pianura 218 > 232 – 183 – Marano di Napoli(Napoli) – ITA – Velocità: 0.0 Km/h – Lat: 40.875332 / Lon: 14.183315 all‟interno del CENTRO CARNI POLVERINO”dove abita Vincenzo POLVERINO, in legenda generalizzato e gli occupanti scendono. (n.d.r.: oltre al rumore del motore dell‟auto, si sentono dei cani che abbaiano) Alle ore  03:39:09 si avvicinano alla macchina delle persone e si ascolta Armando LUBRANO GENNARO: no e come fai zio Vincenzo… ARMANDO LUBRANO voi e Angioletto! GENNARO: io sono ventiquattrore operativo, zio Vincenzo! A1: ci vediamo domani mattina ià V: eh! A1: buonanotte! ARMANDO LUBRANO buonanotte zio Vincenzo! Omissis….” Dunque, anche Antonio Orlando, a conferma dell‟importanza dell‟incontro con i Polverino e della delicatezza del momento, ha partecipato al summit. Ciò induceva gli investigatori a verificare le zone in cui le auto monitorate si erano recate in quel periodo anche al fine di catturare il latitante. Gli esiti dell‟esame del tracciato GPS consentiva di accertare che in data 01.08.2016 Sarappo Gennaro, Armando Lubrano – peraltro in quella occasione armato (… la commare la tenevi addosso) – e Angelo Orlando o malomm si erano recati in un‟area boschiva di via dell‟Eremo – poco distante dal punto in cui il 14.08.15 risultava accompagnato zio Mazzolino – dopo il summit appena commentato. Verificata la zona grazie alle coordinate GPS del veicolo ambientalizzato in uso a Sarappo  la PG individuava nell‟area boschiva un prefabbricato – casotto – che riteneva opportuno monitorare con video riprese…

     Renato Pagano

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