Napoli e Provincia

Arzano, in pochi partecipano al flash mob a sostegno del sindaco

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Arzano. Flash-mob flop: alla manifestazione solo fedelissimi. La città diserta l’invito e sui social commenta: “Non ritirare le dimissioni, salvaci !”. “ Io non c’ero…Fiorella non ritirare le dimissioni”. L’hanno già definita simpaticamente “Flashmobbing”, la manifestazione organizzata dallo stesso sindaco Fiorella Esposito e i pochi fedelissimi “superstiti”, per chiedere (ovviamente in modo strumentale) al sindaco di Arzano, Esposito, di ritirare le dimissioni. Un tam tam che circolava da giorni con messaggi a iosa su whats app e sms che non ha ottenuto il gradimento dei tanti arzanesi stufi di assistere ai teatrini della politica. “Non più di 150 persone, tra iscritti Cgil (tra cui il padre dell’assessore Anna Errichiello), fedelissimi del primo cittadino ed alcuni esponenti di giunta e della maggioranza hanno partecipato ieri sera (ndr) alla manifestazione in piazza Cimmino, come testimonia la nostra foto dall’alto”, hanno evidenziato dal social “Arzano News”. “Tra i partecipanti, anche l’ex consigliere del Movimento Sociale Italiano, Donato De Rosa, più noto alle cronache come “Renato o’ fascista” che ha messo a disposizione palchetto e microfoni, protagonista anche di un breve discorso a sostegno”. Che l’amministrazione fosse arrivata al capolinea, era ormai fatto noto, ma che addirittura si facesse sostenere da un ex amministratore mai tenuto in considerazione dalla politica locale proprio per i suoi atteggiamenti ondivaghi, non era mai accaduto. Ma si sa, il potere in quanto gestione piace a tutti. Anche ai compagni e compagne. Ora dopo le “finte dimissioni” la sindachessa apre le danze per tentare di spaccare il gruppo dei dissidenti di Agire, facendoli confluire nel gruppo misto e avviare ulteriori contatti con i moderati dell’opposizione. Appare però incomprensibile che durante il flash mob, uno degli intervenuti abbia nuovamente parlato in termini negativi del gruppo composto dai quattro consiglieri che, se dovessero accettare imposizioni e calarsi le braghe, si sarebbero “bruciati” politicamente dinanzi alla città tutta.

Oreste Barbarano


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