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Baby gang a Napoli, Prefetto e questore alla cerimonia per il vigilantes ucciso a Piscinola

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Napoli. “Il termine Baby gang sarebbe da evitare. Molti giovani hanno falsi miti che li spingono a orientare in modo sbagliato la loro voglia di affermazione”. A dirlo il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, intervenuta nella stazione della metropolitana di Piscinola, alla periferia della città, alla cerimonia in ricordo di Francesco Della Corte, il vigilante ucciso lo scorso marzo da una banda di ragazzini. Pagano ha sottolineato la necessità che ”tutta la società si impegni perchè chiunque può essere colpito da questa imbecillità. Tutta la città di Napoli deve acquisire forza civile contro illegalità e camorra”. Pagano, nel ricordare che la città è stata scossa dalla fine del 2017 da episodi criminali ”efferati”, ha sottolineato ”la forza dimostrata dalle persone colpite, dalle famiglie che hanno trovato in loro la capacità di volgere in positività il dramma vissuto, diventando così degli esempi di impegno civile. Alla città serve un moto di sdegno collettivo”.
”Bisogna avere il coraggio di esautorare i bulli e di compattarsi attorno a chi ha valori positivi. Tutti devono dare il loro contributo reale al di là delle chiacchiere e credo che questa città potrà essere migliore”. Ha detto il questore di Napoli, Antonio De Iesu, in occasione dello svelamento della targa in memoria del vigilante Francesco Della Corte, ucciso mentre era in servizio presso la stazione della metropolitana del quartiere Piscinola lo scorso marzo. Il questore, nell’esprimere ”vicinanza” alla famiglia Della Corte, ha manifestato orgoglio per il lavoro svolto dalla questura e dal commissariato di Scampia ”per aver alleviato in parte il dolore dei familiari individuando i responsabili”. Agli studenti presenti, De Iesu ha detto: ”Bisogna scegliere di essere cittadini attivi e consapevoli, tutti si devono impegnare al di la’ delle manifestazioni che a volte possono essere degli alibi”.




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