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Napoli, dalle telecamere la verità sul raid di piazza Calenda a Forcella

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Napoli. Dalle telecamere di video sorveglianza potrebbero arrivare novità interessanti per risalire agli autori del raid che ieri sera hanno portato lo scompiglio in piazza Calenda a Forcella. Quattro giovani in sella a due scooter hanno  fatto fuoco contro l’agenzia di scommesse sportive Eurobet che a quell’ora era piena di scommettitori visto che stavano per giocarsi le gare della Champions League di calcio. Sei colpi in rapida successione contro le vetrate. Le hanno mandate in frantumi. Una scheggia di vetro ha colpito al volto il figlio tredicenne del titolare che si trovava all’esterno del locale insieme con la madre. E’ stato portato al Loreto mare, curato e subito dimesso. Nella calca e nel fuggi fuggi generale è rimasta ferita anche una cassiera dell’agenzia di scommesse. Gli investigatori stanno decifrando la sparatoria. Quella di piazza Calenda è una delle zone di Forcella sotto l’influenza del clan Mazzarella e non è escluso che chi ha sparato, non era certo un killer esperto, potrebbe avere avuto come obiettivo qualcuno che era all’interno. Un messaggio da lanciare. certo con tutte quelle persone non sarebbero mai potuti entrare e portare a compimento la loro missione. E quindi hanno fatto fuoco dall’esterno per “avvertirlo”. ma lo stesso avvertimento potrebbe essere stato rivolto al titolare dell’agenzia di scommesse che non risulta ne pregiudicato ne legato ad alcun clan. L’uomo ha dichiarato di non aver ricevuto mai minacce ne richieste estorsive. Da questo punto, ovvero dalla richiesta di pizzo, che parte l’inchiesta.

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