Ci sono anche due famiglie di napoletani tra le persone che risultano tra i dispersi della piena del Torrente Raganello nel parco Nazionale del pollino che ha ieri ha travolto e ucciso 10 persone. La protezione civile regionale, infatti, ha rivisto il numero delle vittime, che stamani era stato dato ad 11. A causare l’errore, secondo il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi, “e’ stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”. Per quanto riguarda la famiglia di napoletani dispersi non si hanno notizie dei genitori mentre le due ragazzine, entrambe 13enni sono tra le persone che sono state salvate nella giornata di ieri. Le due sono state trovate con vestiti lacerati, senza scarpe ed erano in forte stato di choc. Sono state trasferite all’ospedale di Castrovillari per essere curate. Continuano le ricerche di eventuali escursionisti ancora presenti all’interno delle gole del Parco del Pollino ma il torrente Raganello ancora in piena, che continua a trascinare con sé fango e detriti, rende difficili le operazioni. “Tra un po’, così come hanno già fatto stamattina alle tre, i soccorritori si caleranno dall’alto con la muta da sub, ma così non è facile. Il letto del fiume ancora ingrossato rende impossibile ancora entrare nelle gole”, spiega all’AdnKronos Domenico Gioia, coordinatore Guide dell’Aigae (Associazione italiana delle guide ambientali escursionistiche) della Calabria, che si trova a Civita per seguire le operazioni di ricerca e soccorso.La Protezione civile fa sapere che le persone salvate sono 33.