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Vittime del prete pedofilo: sit in davanti al Duomo di Napoli

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“Perche’ il cardinale Sepe non fa sentire la sua voce? Dove si trova il prete autore degli abusi?” hanno detto oggi esponenti della ‘Rete l’Abuso’ dinanzi alla cattedrale di Napoli per fare un volantinaggio tra i fedeli, che proseguira’ anche domani, sul tema delle violenze subite da un presunto prete pedofilo napoletano. Tra di loro un ragazzo che aveva il volto coperto da una maschera di Anonymous (come altri due) e che ha denunciato di aver subito nel 1989, quando aveva 13 anni, abusi sessuali da un sacerdote nel quartiere Ponticelli. Questione che, sotto il profilo penale, e’ coperta da prescrizione ma che il giovane vuole che non finisca nel dimenticatoio. Ha intrapreso una causa civile ma attende dalla Chiesa un provvedimento che “faccia giustizia, che butti fuori questo prete e altri come lui, come ha detto piu’ volte il Papa”. “Quella vicenda mi ha stravolto la vita. Dopo la denuncia ho anche perso il lavoro” ha detto ancora, puntando l’indice anche contro il cardinale Crescenzio Sepe che, a suo dire, non avrebbe imposto alcun restrizione al sacerdoti. Intanto
dopo il bacio tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, lo street artist Tvboy mette la sua ‘firma’, a Pompei, ad un poster dove il protagonista è Papa Francesco. Il Pontefice, come ha reso noto Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Napoli, è ritratto con un cuore in mano, con i colori dell’arcobaleno, simbolo dell’orgoglio e dei diritti Lgbtqi, e con la scritta ‘Love wins stop homophobia!’.
“Il poster è stato apposto a due passi dal Comune di Pompei in piazza Bartolo Longo, nelle strade che il prossimo 30 giugno vedranno sfilare il Pompei Pride – dice Sannino – Una chiara risposta a chi, da quando è stato convocato il Pride prova a frenare la realizzazione della manifestazione nella città vesuviana: l’arte, la cultura e il bello contro l’oscurantismo di chi è ostile al riconoscimento dei diritti inviolabili delle persone”.

 


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