Napoli: De Laurentiis, Sarri e il Milan dietro l’angolo

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“Il rinnovo a Sarri l’ho gia’ proposto. Ci siamo incontrati a gennaio in Toscana e lui sa perfettamente come io la penso e che ha tutta la mia stima. Quindi quando vorra’ firmare, anche con eventuali modifiche da lui richieste noi siamo qua, io sono disponibile a negoziare h24”. Aurelio De Laurentiis butta la palla nel campo dell’avversario nella trattativa a distanza con Maurizio Sarri sul futuro della panchina del Napoli. Il presidente azzurro fa il punto della situazione a margine di un evento a Roma e parla chiaro: il rinnovo l’ha proposto al tecnico, ad una cifra di circa 3,5 milioni netti compresi bonus, ora tocca a Sarri fare la prossima mossa. Anche perche’ il tecnico toscano, ricorda De Laurentiis, ha un contratto per altri due anni, anche se con una clausola rescissoria da otto milioni, che il patron vorrebbe togliere nel rinnovo: “Sarri – spiega il produttore cinematografico – mi risulta che abbia un contratto fino al 2020. Lo puo’ rescindere, certo, ma prima parliamone, sediamoci uno di fronte all’altro, vediamo insieme cosa si deve fare e troviamo le soluzioni. Sono disponibile sempre. Gli ho gia’ proposto il rinnovo e sono pronto a discutere pure eventuali modifiche”. Testimonianza del fatto che e’ stato il tecnico a frenare la trattativa a meta’ stagione in attesa dell’evoluzione dei risultati sportivi. De Laurentiis vorrebbe tenersi l’allenatore e gli ha anche lanciato segnali forti come i lavori di allargamento del Centro tecnico di Castel Volturno con nuovi campi e una piscina per allenamenti e riabilitazione dei giocatori, ma e’ chiaro che se dovessero arirvare offerte di contratto da 5-6 milioni l’anno da club come Chelsea, Monaco o Galatasaray, il NAPOLI non le pareggerebbe e De Laurentiis si lancerebbe su un nome nuovo: “Sarri – ha rivendicato – l’ho voluto io a NAPOLI e mi sono preso pure gli improperi dei tifosi, ma sapevo bene quel che facevo. Ho sempre scelto io gli allenatori. Poi io sono fatalista, ma non un piano B o un piano C, io ho soltanto piani A”. Tutto in stallo, quindi, almeno fino allo scontro diretto della verita’ contro la Juventus del 22 aprile, e’ quello che sembra emergere dalle parole dello stesso patron: “Avete visto – dice – quanto fuma Sarri? Perche’ e’ concentrato, io non vado a disturbarlo mentre prepara la sfida al Milano, e poi tre giorni dopo l’Udinese e poi La Juventus. Il problema e’ importantissimo ma e’ secondario rispetto alle partite”. E proprio alla partita di San Siro pensa Sarri che prepara la sfida senza Mario Rui, qualificato: Hysaj si spostera’ a sinistra, mentre dalla panchina entrera’ Maggio a destra. Per il resto tutto invariato, con il rientro di Albiol e Jorginho dalla squalifica e la carta Arek Milik pronta a essere giocata.



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