M5S: “Rifiuti, ecco la delibera che ricostruisce il gioco delle tre carte per dirottare fondi”

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“E’ assolutamente incomprensibile la scelta dell’amministrazione De Luca di concentrare, fin dal primo momento, ogni sforzo e ogni risorsa su una fallimentare operazione di smaltimento delle ecoballe, trattando come argomenti di second’ordine la gestione ordinaria del ciclo rifiuti, la bonifica delle aree inquinate e la rimozione dei veleni interrati nei nostri suoli. La delibera 12 del 16 gennaio ricostruisce una strategia che si è rivelata del tutto improduttiva. Dei 250 milioni destinati al piano di bonifica delle aree inquinate, ne sono stati sottratti dapprima 50 da dirottare sullo smaltimento delle ecoballe, quindi ulteriori 40 sempre con la stessa finalità. A fronte di una differenza di appena 160 milioni, la stessa amministrazione si è vista costretta a rimodulare gli interventi di bonifica programmati, diminuendo considerevolmente in numero dei siti sui quali intervenire. Medesimo espediente è stato individuato quando, per far quadrare i conti sulle bonifiche che nel frattempo erano stati sparigliati dalle ecoballe, dal fondo residuo di oltre 32 milioni destinati alla “Ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani” è stata sottratta la somma di 14,5 milioni di euro”. E’ quanto denunciano il segretario della Commissione regionale Ambiente Vincenzo Viglione e il consigliere regionale M5S e membro della stessa commissione Maria Muscarà.
“Le ecoballe restano un tema da affrontare con la necessaria priorità, ma non facendo il classico gioco delle tre carte. Spostando fondi da un intervento a un altro, si è prodotto un doppio flop. Un ritardo di oltre due anni sullo smaltimento delle ecoballe e interventi zero sulle vere cause dell’emergenza spazzatura, dalla gestione ottimale del ciclo dei rifiuti, all’impiantistica e alla rimozione dei veleni interrati nei nostri suoli. Le stesse ragioni che hanno portato anni fa la Commissione europea ad avviare un procedura di infrazione contro la Campania che ancora oggi ci costa una multa di 120mila euro al giorno. Si continua con i tentativi di curare gli effetti, dimenticando di agire sulle vere cause di un’emergenza che, di questo passo, resterà eterna”




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