Butta la droga dal balcone all’arrivo dei carabinieri, 22enne arrestato ad Acerno

SULLO STESSO ARGOMENTO

Acerno. Aveva due panetti di hashish che ha cercato di buttare per non essere arrestato. Ma è finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Dany Dell’Angelo, 22enne di Acerno, scoperto dai carabinieri della stazione di Acerno supportati da quelli della Compagnia di Battipaglia. Il giovane, nel corso della perquisizione della sua abitazione effettuata dai Carabinieri del Maggiore Erich Fasolino e da un’unità antidroga del Nucleo Cinofili, è stato trovato in possesso di due panetti di hashish, del peso complessivo di 130 grammi, che il 22enne ha cercato di lanciare dal balcone all’ingresso dei militari. Il gesto non è sfuggito all’attenzione degli altri militari dell’Arma che avevano circondato l’edificio prima di compiere la perquisizione, operazione questa che ha permesso di rinvenire, inoltre, anche un coltello, utilizzato per il taglio dello stupefacente, e quattro telefoni cellulari. Espletate le formalità di rito, Dany Dell’Angelo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.




LEGGI ANCHE

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE