Napoli, ‘Listopoli Pd’: il consigliere Madonna patteggia sei mesi di carcere

SULLO STESSO ARGOMENTO

Salvatore Madonna, il consigliere comunale di Napoli in quota Pd ha patteggiato sei mesi di pena, nel corso del processo che lo vede coinvolto e scaturito dall’inchiesta ribattezzata ‘Listopoli’ su liste in cui c’erano candidati a loro insaputa. Ad accogliere la richiesta e’ stato il gip Alfonso Sabella su proposta dell’imputato e del suo avvocato Carlo Di Casola, con il parere favorevole della Procura. Per gli altri imputati il processo e’ stato rinviato a maggio. Decine le parti civili pronte a costituirsi, tra cui Federica, la studentessa che era stata inserita nella lista ‘Napoli Vale’, che sosteneva Valeria Valente, candidata a sindaco nelle comunali di due anni fa. Tra gli indagati c’e’ anche Gennaro Mola, il compagno della Valente, accusato numero uno dei brogli elettorali nella compilazione delle liste che appoggiavano la candidata impegnata a scalzare dal secondo mandato Luigi de Magistris. Ipotesi di brogli elettorali. A rischiare il processo e la condanna oltre a Mola, ex capo dello staff elettorale di Valente, il suo braccio destro Renato Vardaro, Antonio Borriello, esponente di punta del Pd nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, e Aniello Esposito, consigliere comunale certificatore delle liste. Nella ricostruzione del pm Stefania Buda, “Vardaro compilava materialmente i modelli, su specifica indicazione di Mola che gli forniva i nominativi dei candidati, scritti a mano su foglietti volanti; formavano cosi’ nove modelli di dichiarazione di accettazione di candidatura alla carica di consigliere comunale per il comune di Napoli alle elezioni del cinque giugno del 2016. Dopo la redazione, Mola sottoponeva i modelli sopra indicati al consigliere comunale autenticatore Salvatore Madonna in assenza dei candidati, senza che queste persone siano mai state interpellate, ne’ messe a conoscenza della propria candidatura”.




LEGGI ANCHE

La Cassazione restituisce i beni ai fratelli Pellini di Acerra

Come si temeva è arrivato il verdetto della Corte di Cassazione che restituisce i beni confiscati agli imprenditori Pellini di Acerra. La Suprema Corte ha infatti annullato senza rinvio il decreto di confisca emesso dalla Corte di Appello di Napoli e relativo al patrimonio del valore di oltre 200 milioni di euro dei tre fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini. La sentenza definitiva ha condannato i tre imprenditori del settore dei rifiuti per traffico illecito, considerandoli...

Ancora risse e rivolte nel carcere di Benevento: la denuncia dei sindacati

Una nuova giornata di tensione ha scosso il Penitenziario Sannita, dove reclusi hanno dato vita a una rissa che ha successivamente degenerato in una pericolosa rivolta all'interno della sezione detentiva a media sicurezza. I detenuti, spinti dalla frustrazione, hanno tentato persino di forzare il cancello di sbarramento, mettendo a rischio l'ordine e la sicurezza della struttura. L'intervento tempestivo della comandante di reparto, la dirigente di Polizia Penitenziaria Alessandra Landiorio, e del commissario di Polizia Penitenziaria...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Camorra, omicidi dell’innocente Giulio Giaccio e di Pasquale Manna: 6 arresti

Altri arresti per gli omicidi di Giulio Giaccio e Pasquale Manna. Stamattina, i Carabinieri di Napoli hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Polverino di Marano di Napoli per l'omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, ucciso per errore nel luglio del 2000.Fu scambiato per un...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE