Napoli, 12enne aggredito nei bagni di scuola dai coetanei e mandato in ospedale

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Un ragazzino di dodici anni è stato picchiato nei bagni della scuola media D’OvidioNicolardi, nel quartiere Arenella da una banda di bulli coetanei alla ricerca dei  soldi che avrebbe potuto avere in tasca. Il giovane  si è fatto ricoverare in ospedale al Santobono  solo dopo alcune ore dall’aggressione e dopo essere tornato a casa e raccontato tutto alla mamma. I medici gli hanno diagnosticato una prognosi di cinque giorni di guarigione. L’episodio, come riporta Il Mattino, sarebbe avvenuto martedì alle 10, orario in cui il dodicenne si era allontanato dalla classe per andare in bagno. In una  relazione stilata dai genitori del ragazzo e consegnata alla direzione dell’istituto si legge: “Nostro figlio veniva aggredito con inaudita violenza e perquisito nelle tasche alla ricerca di soldi da tre ragazzi all’interno dei bagni.Nell’uscire dal bagno veniva colpito alle spalle da un pugno all’altezza del tratto cervicale e in seguito al dolore si è accasciato sul pavimento, tre soggetti che hanno continuato con violenza a infierire con percosse in più parti del corpo fino a quando sono passati alle perquisizioni per controllare se avesse soldi nelle tasche”. Nella relazione è scritto anche che al momento dei fatti sul piano non era presente personale scolastico.
Il ragazzino, che frequenta la seconda media e non ha mai avuto problemi a scuola, ha spiegato di non essere riuscito a guardare in faccia i suoi aggressori, mentre cercava di rannicchiarsi a terra per parare i colpi, ma si è detto sicuro che fossero in tre. Tra la paura e la confusione di quegli attimi, il 12enne ricorda che i bulli ridevano e lo schernivano. Nel documento, consegnato a Valeria Tripepi, dirigente della scuola, è riportato anche che il minore, una volta tornato in classe, non ha riferito alcunché dell’accaduto all’insegnante che si era accorta che qualcosa non andava. La preside  dopo aver ascoltato i genitori ha indetto una riunione straordinaria in programma per martedì con i vari comparti dell’istituto, inclusi i genitori e i rappresentanti di classe, e ha avviato un’indagine interna.




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