Cronaca Giudiziaria

Centri per migranti gestiti dalla ‘ndrangheta, arrestato a Cardito il marito di un consigliere di Fdi

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Cardito. Centri per migranti gestiti con la ‘ndrangheta della cosca Farao-Marincola di Cirò Marina: arrestato a Cardito, Aniello Esposito, 36 anni, marito di Cristina Acri, consigliere comunale dei Fratelli d’Italia ad Afragola. L’operazione dei Ros denominata Stige ha portato all’arresto di 169 persone tra le quali una anche in Campania. I carabinieri del Ros guidati da Giancarlo Scafuri e del comando di Crotone hanno infatti eseguito una misura cautelare a carico di Aniello Esposito, residente a Cardito, marito di un consigliere comunale di Fratelli d’Italia ad Afragola, che gestisce alcuni centri per l’immigrazione di cui uno a Crotone, due ad Afragola e un altro a Dugenta nel Sannio.

L’uomo, che nel 2016 è stato picchiato e gambizzato, è accusato di concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Esposito, nel luglio del 2016, fu avvicinato da alcuni giovani in scooter e ferito con un colpo di pistola ad una gamba. In quell’occasione si ipotizzò un ferimento a scopo di rapina, ma quell’episodio è rimasto oscuro.

Le indagini dicono che nella gestione del centro crotonese per migranti che gestisce, Villa Sant’Antonio, ex discoteca, era legato alla ‘famiglia’ ‘dranghetista dei Siena e che persino le forniture erano riconducibili a questa cosca costola dei Farao-Marincola.

Esposito, dice il gip di Crotone, “pur non partecipando alla consorteria, concorreva alla stessa dall’esterno, fornendo un contributo volontario e consapevole all’esecuzione programma criminoso”. Per gli inquirenti, gestisce unitamente a Palmiro Salvatore Siena, Carmine Siena, Antonio Anania e Valentino Anania la casa di cura ‘Clinica Sant’Antonio’, ex discoteca diventata casa di accoglienza per minori non accompagnati, e ha contratti per l’acquisto di merci e forniture di servizi con imprese controllate dalla cosca di Ciro’. Inoltre, per questi acquisti e forniture gonfiata le fatture. Esposito avrebbe messo a disposizione della cosca sue conoscenze anche per tentare di influenzare gli esiti di un procedimento di misura di prevenzione personale pendente in Cassazione.


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