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Scafati, abusivismo edilizio nell’azienda di famiglia dell’ex assessore all’Urbanistica Fele: scatta il sequestro della Polizia municipale

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Scafati. Ristrutturazione del capannone dell’azienda di famiglia con un’autorizzazione scaduta: scatta il sequestro per abusivismo per l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Scafati, Giancarlo Fele. Era assessore all’Urbanistica quando nel 2014 segnalò – attraverso una Scia – che l’azienda, gestita insieme ai fratelli, avrebbe fatto lavori di ristrutturazione, ma quella richiesta che ha una validità temporanea era scaduta. E così gli agenti della Polizia municipale hanno provveduto a sequestrare la struttura di via Poggiomarino. Ad accorgersi dei lavori gli uomini della Dia che giovedì scorso hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’ex assessore all’urbanistica e poi vicesindaco dell’ex primo cittadino Pasquale Aliberti. I controlli successivi della Polizia municipale hanno poi confermato che i lavori venivano effettuati senza autorizzazione visto che la Scia, l’autorizzazione di inizio attività, era ormai scaduta. Giancarlo Fele con i fratelli gestisce un’azienda che si occupa di progettazione per la depurazione delle acque. L’ex vicesindaco è indagato nell’ambito dell’inchiesta Sarastra per scambio elettorale politico-mafioso nell’ambito delle elezioni amministrative del 2013. Nei giorni scorsi, gli uomini della Dia di Salerno, guidati dal colonnello Giulio Pini e dal capitano Fausto Iannaccone , – per ordine della Procura antimafia – gli hanno notificato un avviso di garanzia con contestuale perquisizione. Perquisito e avvisato, per i medesimi reati, anche l’ex presidente del Consiglio comunale Pasquale Coppola. Giancarlo Fele ha retto per un mese circa le sorti del Comune di Scafati dopo le dimissioni di Pasquale Aliberti da sindaco nel dicembre del 2016. Ora per l’azienda di famiglia dell’ex assessore all’Urbanistica arriva la denuncia per abusivismo edilizio. Sarà stata la ritrosia, a frequentare nuovamente gli uffici comunali dopo la fine della consiliatura per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, ma i Fele hanno dimenticato di rinnovare la richiesta di autorizzazione ad effettuare i lavori di ristrutturazione. Fatto sta che è scattato il sequestro.

 Rosaria Federico


Articolo pubblicato il giorno 23 Dicembre 2017 - 10:44

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