Sgominata banda di rapina Rolex: sono di Giugliano, Melito e Castellammare

SULLO STESSO ARGOMENTO

Banda di rapinatori di Rolex traditi del soprannome di uno dei componenti e dalle intercettazioni telefoniche. Stamane nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i militari della Stazione Carabinieri di Giugliano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di  Gianluca Pennacchio di anni 25 residente a Giugliano mentre altri due complici sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla pg. Si tratta di due persone di anni 46 e 35, residenti rispettivamente nei comuni di Melito di Napoli e Castellammare di Stabia , per i reati di rapina aggravata, ricettazione, porto di armi illegalmente detenute e favoreggiamento. Pennacchio alla vista dei carabinieri ha cercato di fuggire attraverso i tetti della sua abitazione a Giugliano ma non si era accorto che l’edificio era circondato e si è arreso e fatto ammanettare.
La vicenda trae origine dalla rapina perpetrata il 30 giugno 2016 in danno di una persona, da due giovani che – in sella ad uno scooter e travisati da caschi integrali – avevano rapinato alla vittima, con la minaccia di una pistola, un orologio di marca Rolex. Nella circostanza, una pattuglia dei Carabinieri in transito in quel momento riuscì ad arrestare uno dei due rapinatori. Lo scooter, utilizzato per la rapina e poi abbandonato, fu sottoposto a sequestro risultando avere una targa di provenienza furtiva sovrapposta a quella originale.
Determinante per il prosieguo delle indagini è risultato essere il collegamento con un’altra attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, nel corso delle cui attività tecniche di intercettazione emergeva una conversazione tra due persone (di cui uno risultato essere il fratello della persona sottoposta agli arresti per la rapina commessa in Giugliano in Campania del 30 giugno 2016) che rivelavano anche il soprannome del complice che si era dileguato nell’occasione di quell’episodio criminoso. Nel corso delle suddette attività tecniche, si veniva a conoscenza, altresì, che lo
scooter utilizzato per compiere quella rapina era sempre stato nella esclusiva disponibilità della persona arrestata il 30 giugno 2016.
Lo scooter, in questione, infatti, era stato restituito all’avente diritto a seguito di istanza con la quale quest’ultimo, contrariamente al vero, aveva asserito che ne era l’effettivo utilizzatore e che solo nell’occasione di quell’evento delittuoso era stato utilizzato dall’autore del reato.

(nella foto il giovane arrestato Gianluca Pennacchio)




LEGGI ANCHE

La FIOM non firma l’accordo su esuberi della Stellantis di Pomigliano

Nella giornata odierna, la direzione del "Plant GB Vico Stellantis" ha ufficializzato la messa in esubero di 360 lavoratori presso il sito di Pomigliano d'Arco. A queste cifre si aggiungono ulteriori 59 lavoratori distribuiti tra altri settori, portando il totale degli addetti interessati all'esodo incentivato a 424. Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile settore automotive, hanno reso noto di non aver firmato l'accordo annunciato, preferendo attendere il tavolo governativo previsto...

Stato di agitazione dei precari dei parchi archeologici di Pompei, Reggia di Caserta e Roma

Proclamano lo stato di agitazione le organizzazioni sindacali dei lavoratori precari dei Cobas Lp degli scavi di Pompei, Reggia di Caserta e Colosseo di Roma. Lo fanbno spiegando i motivi in una lunga e dettagliata nota: " Dal più recente tavolo d’incontro ministeriale tenutosi presso il MiC alla presenza del Dott. Lanna in rappresentanza del Ministero e delle OO.SS. sarebbe emerso che a seguito della riforma del sistema museale, recentemente approvata dal consiglio dei ministri,...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Camorra, omicidi dell’innocente Giulio Giaccio e di Pasquale Manna: 6 arresti

Altri arresti per gli omicidi di Giulio Giaccio e Pasquale Manna. Stamattina, i Carabinieri di Napoli hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Polverino di Marano di Napoli per l'omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, ucciso per errore nel luglio del 2000.Fu scambiato per un...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE