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Altri due smartphone trovati nel carcere minorile di Nisida

"In queste ore e' trapelata la notizia del rinvenimento di ben due telefonini nella struttura minorile di Nisida, ben occultati e perfettamente funzionanti. Il primo e' stato scoperto dalla Polizia Penitenziaria nelle vicinanze della sala colloqui; l'altro invece, e' stato rinvenuto in una cella detentiva, all'interno di una federa di un cuscino unitamente al carica batteria; lo stesso era munito anche di fotocamera". Lo rende noto Carmine d'Avanzo, coordinatore nazionale del settore minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. "Alla luce dei numerosi ritrovamenti e sequestri di telefonini che stanno avvenendo a Nisida, nonche' gli ormai continui tentativi di introdurre tali apparecchi all'interno dell'Ipm, attraverso i colloqui, si impone l'esigenza di rivedere, nel senso di rendere ancor piu' funzionale, l'attuale assetto organizzativo a cui e' demandata la gestione colloqui, prevedendo, per tale 'servizio', l'utilizzo di moderne apparecchiature di controllo su persone e cose - si sottolinea in una nota - Il Sappe, ancora una volta, non puo' fare altro che elogiare il personale di Polizia Penitenziaria di Nisida che ha rinvenuto tali telefonini, dimostrando grandi capacita' professionali".

Baby gang a Napoli, ecco come sarà operativo il nuovo piano interforze

Il contrasto delle bande giovanili, le cosiddette baby gang, ha ora una nuova ed efficace arma, frutto di una sinergia tra Polizia, Carabinieri, Procura della Repubblica, Procura dei Minori, Direzione Distrettuale Antimafia e Direzione Centrale Anticrimine. Parte da Napoli un nuovo modello investigativo, che e' stato presentato durante una conferenza stampa nella Procura di Napoli. Un progetto, e' stato spiegato, destinato ad essere introdotto successivamente anche in altre realta' della Penisola. "E' stato - ha spiegato il procuratore della Repubblica di Napoli, Giuseppe Melillo - pensato e condiviso con l'ex ministro degli Interni, Marco Minniti. Vedra' in campo nuove unita' d'investigazione, dislocate all'interno della Squadra Mobile della Questura di Napoli e nel Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri". Il nuovo approccio investigativo terra' in grande considerazione i social perche', ha spiegato Melillo, "e' necessario aggiornarsi davanti a un fenomeno vecchio di 50 anni ma di grande allarme sociale a cui abbiamo dato e daremo ancora risposte ma in maniera piu' efficace e condivisa". All'incontro ha preso parte anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minori, Maria de Luzenberger: "La nuova struttura sara' anche un punto di riferimento per migliorare la prevenzione, per cogliere segnali precursori di devianza prima che si tramutino in un eventi delittuosi".

"Pur riconoscendo la straordinaria gravita' che puo' assumere questo fenomeno, siamo ben lontani dal nucleo fondante la pericolosita' dei fenomeni criminali di Napoli. La gravita' di alcuni episodi, la loro reiterazione, l'allarme che ne e' derivato nella societa' impongono uno sforzo di riflessione, analisi e elaborazione, al quale sono chiamate tutte le componenti del sistema, come la magistratura inquirente ma anche e soprattutto le forze di polizia". Lo ha detto il procuratore di Napoli, Giuseppe Melillo, durante la presentazione del nuovo modello di contrasto e prevenzione delle bande giovanili violente, un protocollo condiviso dalla Procura della Repubblica, dalla Procura dei Minori, dalla Polizia di Stato e dai carabinieri. La nuova metodologia di contrasto delle bande giovanili violente, si avvarra' anche dell'apporto dell'esperienza della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, per l'abituale vicinanza di questa tipologia di fenomeno alle dinamiche delle organizzazioni malavitose del territorio partenopeo: "Il fenomeno, relativamente nuovo, - ha spiegato il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - richiama la capacita' di intimidazione che e' propria delle organizzazioni mafiose. In una realta' criminale complessa come quella di Napoli un fenomeno come quello delle bande giovanili violente non puo' essere esaminato in maniera avulsa da quelle che sono le dinamiche criminali radicate sul territorio".

"Si tratta di un'innovativa metodologia di analisi e investigazione che ci consentira' di avere un quadro, anche preventivo, sulle devianza giovanili". Lo ha detto il questore di Napoli, Antonio De Iesu, nel corso della presentazione del nuovo modello interforze di contrasto e prevenzione delle bande giovanili violente, nella sede della Procura della Repubblica partenopea. Per De Iesu, "La sinergia tra Polizia di Stato e Carabinieri agevolera' un flusso informativo fluido su un fenomeno che gia' conosciamo". Il questore di Napoli ha anche annunciato la possibilita' che la condivisione e la pianificazione della nuova tipologia di servizi, possa presto vedere anche il coinvolgimento della Guardia di Finanza. Per il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, colonnello Ubaldo Del Monaco, la collaborazione tra forze di polizia rappresenta "un salto di qualita'" perche' "la criminalita' si presenta in forme sempre piu' agguerrite e la collaborazione e' una risposta efficace".

Con questo nuovo approccio, "si potranno fronteggiare le bande giovanili violente in maniera piu' strutturata, esplorando le fonti aperte (social, ndr), ma sempre partendo da uno specifico evento". Lo ha detto a Napoli il capo della Direzione Centrale Anticrimine, prefetto Vittorio Rizzi, nel corso della presentazione del nuovo modello di contrasto e prevenzione delle bande giovanili, nella sede della Procura della Repubblica partenopea. Il monitoraggio dei social, e' stato spiegato nel corso della conferenza stampa, e' determinante: "Uno dei gruppi individuati al Vomero, per esempio, - ha detto ancora Rizzi - si identificava sul web come i "Serpe Verde" di Henry Potter (una delle quattro Case, quella dei cosiddetti cattivi, della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ndr)". Segnali, in sostanza, che possono essere interpretati soprattutto in una prospettiva di prevenzione grazie anche all'apporto degli psicologi: "Stiamo inserendo nel Servizio Centrale Operativo nella Polizia di Stato gli psicologi, come valore aggiunto nelle attivita' di indagine" che, ha detto ancora il capo del Dac, utilizzera' anche "particolari software 'ad hoc'". In sostanza, ha concluso il direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato Alessandro Giuliano, "sara' fornita al nuovo modello investigativo tutta l'esperienza acquisita durante l'attivita' di contrasto delle violenze sui minori e delle violenze sessuali".

Perdono l'aereo e corrono in pista per raggiungerlo, multati

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Si sono introdotti nella pista di decollo con l'intenzione di raggiungere un aereo della compagnia EasyJet in procinto di partire con destinazione Napoli. Protagonisti del fatto, avvenuto lunedi' sera all'aeroporto Marco Polo di Venezia una coppia di italiani; i due hanno forzato la porta del gate 7, facendo cosi' scattare l'allarme. La coppia viaggiava insieme ai due figli minori: tutti avevano superato i controlli di sicurezza ed erano in possesso di un regolare biglietto aereo. Sembra che i quattro fossero in notevole ritardo e non avessero intenzione di perdere l'aereo, cosi' hanno cercato una scorciatoia per raggiungerlo. La bravata pero' e' costata 2074 euro di multa per ogni maggiorenne.

Proposta dei consiglieri della Campania per smantellamento dei campi Rom

"Norme contro il degrado e per lo smantellamento dei campi Rom nella Regione Campania" : e' la proposta di legge a firma del Presidente della III Commissione speciale 'Terra dei Fuochi, bonifiche, ecomafie", Gianpiero Zinzi, e del Presidente della Commissione speciale "Anticamorra e beni confiscati", Carmine Mocerino. La proposta "persegue l'obiettivo di porre fine ad una condizione di degrado sociale, periurbano ed ambientale attraverso il definitivo smantellamento dei campi rom in Campania".

Caivano, aveva rapinato tre farmacie: arrestato 46enne

I carabinieri di Caivano (Napoli) hanno arrestato un 46enne indagato per rapina aggravata. L'uomo è indiziato di quattro rapine - aggravate dall'uso delle armi e dall'essere state commesse nascondendo il volto - nei confronti di tre farmacie del comune. In riferimento a uno degli episodi, le riprese delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di risalire al mezzo utilizzato per il furto, una mountain bike lasciata sul marciapiedi all'esterno della farmacia. La comparazione tra i fotogrammi che ritraggono il rapinatore e la persona oggetto di indagine - insieme agli abiti usati durante le rapine, ritrovati nella disponibilità dell'indagato, sequestrati insieme a un cric usato per minacciare uno dei farmacisti - ha permesso di individuare l'autore delle rapine.

I carabinieri restituiscono scultura del XVI secolo rubata da una chiesa di Napoli

Una preziosa scultura del XVI secolo, raffigurante San Giovanni e opera dell'artista Girolamo Santacroce, è stata restituita oggi dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale alla Chiesa di San Giovanni a Carbonara di Napoli, dalla quale era stata trafugata nel 1977. La statua è stata restituita dal tenente colonnello Nicola Candido, comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri Tpc, alla presenza di Luciano Garella, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli, di Riccardo Naldi, professore dell'Università 'L'Orientale' del capoluogo campano e di Luciana Festa, dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. Il 'San Giovanni' faceva parte dalla parete frontale della cappella della chiesa napoletana, edificata da Galeazzo Caracciolo di Vico nel 1516. La scultura è stata recuperata grazie alle investigazioni dei militari della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo Tpc, iniziate nel 2015 quando, nel corso dei controlli sugli antiquari, i carabinieri si sono concentrati su un commerciante della provincia di Lucca che, pur non risultando essere né antiquario né collezionista, aveva proposto in vendita, presso il noto mercato antiquariale di Montpellier in Francia, una importantissima scultura proveniente dall'Italia. Come al solito, la comparazione tra la foto dell'oggetto in vendita in Francia e quello della banca dati dei beni culturali rubati, assieme a rilievi tecnici sul luogo del furto e ad approfondimenti negli archivi storici, hanno permesso di appurare con assoluta certezza che si trattava della scultura rubata negli anni settanta. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Roma Tiziana Cugini, hanno consentito di localizzare, anche tramite la cooperazione Iinterpol, l'opera e di accertare la buona fede dell'ultimo detentore, un antiquario belga, il quale, appresa la provenienza illecita, ha rinunciato alla proprietà, permettendone la restituzione, nel dicembre 2016, a Bruxelles, presso l'Ambasciata d'Italia, in favore dello Stato italiano. Il 'San Giovanni' è stato restaurato dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, e dopo 40 anni torna nella chiesa napoletana alla fruizione dei fedeli.

Fanno saltare in aria il bancomat: bottino 15mila euro

Ammonta a circa 15.000 euro il bottino fruttato ai ladri che nel corso della notte hanno fatto saltare in aria ad Apice in provincia di Benevento, il bancomat della locale filiale della banca di Credito Cooperativo di San Marco dei Cavoti, del Sannio e Calvi. La forte deflagrazione ha mandato in frantumi l'intera vetrata della sede della banca. Sempre nella notte, forse la stessa banda, secondo gli investigatori, ha tentato il colpo anche a San Salvatore Telesino presso la filiale dell'Unicredit dove, pero', alcuni residenti hanno fatto scattare l'allarme facendo fuggire i malviventi a mani vuote. Si sta cercando di risalire agli autori attraverso i filmati delle telecamere.

Napoli, passeggero accoltellato su bus ANM: è caccia all'uomo

"Chiediamo alle forze dell'ordine che hanno ricevuto il video dall'Anm di verificare immediatamente l'identità della persona ripresa nelle immagini della videosorveglianza, controllando magari se è vero che è un senza fissa dimora che vive nell'area intorno al parcheggio Brin perché, se è vero che è recidivo, rappresenta un pericolo per l'incolumità delle persone". Lo hanno detto il consigliere regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e lo speaker Gianni Simioli de La radiazza di Radio Marte che, questa mattina, hanno ricevuto un video in cui si vede una persona accoltellare senza alcun motivo il passeggero di un autobus dell'Anm. "Il video, postato in un gruppo facebook, mostra due persone che scambiano qualche parola, ma la situazione sembra tranquilla fino a quando l'uomo che è seduto nel sedile posteriore, all'improvviso, tira fuori un coltello o un cacciavite e colpisce con violenza quello seduto davanti che scappa immediatamente", hanno raccontato Borrelli e Simioli, per i quali "il clima di violenza gratuita è tale che addirittura si assiste a un accoltellamento a bordo di un pullman".

Salvini a de Magistris: 'Io come Hitler? Roba da matti'

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"Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, li batte proprio tutti: 'Salvini mi ricorda Hitler e Mussolini!". Roba da matti". Lo scrive il ministro dell'Interno, Matteo Salvini in un tweet, che aggiunge: "il mio unico obiettivo e' ridare ORGOGLIO e dignita' all'Italia, riportando regole, ordine e sicurezza: e' solo buonsenso.

Baby gang: parte da Napoli contrasto interforze con polizia e carabinieri

Il contrasto delle bande giovanili, le cosiddette baby gang, ha ora una nuova ed efficace arma, frutto di una sinergia tra Polizia, Carabinieri, Procura della Repubblica, Procura dei Minori, Direzione Distrettuale Antimafia e Direzione Centrale Anticrimine. Parte da Napoli un nuovo modello investigativo, che e' stato presentato durante una conferenza stampa nella Procura di Napoli. Un progetto, e' stato spiegato, destinato ad essere introdotto successivamente anche in altre realta' della Penisola. "E' stato - ha spiegato il procuratore della Repubblica di Napoli, Giuseppe Melillo - pensato e condiviso con l'ex ministro degli Interni, Marco Minniti. Vedra' in campo nuove unita' d'investigazione, dislocate all'interno della Squadra Mobile della Questura di Napoli e nel Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri". Il nuovo approccio investigativo terra' in grande considerazione i social perche', ha spiegato Melillo, "e' necessario aggiornarsi davanti a un fenomeno vecchio di 50 anni ma di grande allarme sociale a cui abbiamo dato e daremo ancora risposte ma in maniera piu' efficace e condivisa". All'incontro ha preso parte anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minori, Maria de Luzenberger: "La nuova struttura sara' anche un punto di riferimento per migliorare la prevenzione, per cogliere segnali precursori di devianza prima che si tramutino in un eventi delittuosi".

San Giorgio, la polizia salva un Labrador chiuso al caldo in un'auto

Ieri pomeriggio i poliziotti del Commissariato San Giorgio a Cremano sono intervenuti in via Salvator Rosa dove, in un’auto regolarmente parcheggiata, era stato lasciato un cane di razza Labrador in evidente difficoltà respiratorie.L’auto era circondata da numerose persone che hanno cercato invano di liberare l’animale.Il cane infatti aveva appena 2 cm di finestrino aperto per poter respirare ma non sufficienti a contrastare il caldo incandescente che oramai si stava sviluppando nell’auto totalmente esposta al sole.Tuttavia quei 2 cm sono stati sufficienti per consentire ai poliziotti di aprire lo sportello dell’auto mettendo così in salvo il cane a cui è stata data immediatamente dell’acqua per poter recuperare le proprie forze.

Napoli, la polizia sgombera il Vasto dagli ambulanti abusivi

Napoli. Giornata di controlli della Polizia di Stato nella zona del Vasto. Gli agenti del Commissariato Vicaria Mercato con la collaborazione del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Campania, della Polizia Locale e di personale dell’Asia hanno effettuato in particolar modo interventi di bonifica delle aree limitrofe a Piazza Garibaldi, Porta Nolana e l’intera zona del Vasto liberandole dal commercio ambulante abusivo, organizzato da extracomunitari, di merce prelevata dai contenitori per la raccolta dei rifiuti. Controllate anche 50 persone e 20 veicoli. Arrestato un napoletano: si tratta di Ciro De Rosa, di 29 anni, responsabile del reato detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In un’operazione antidroga i poliziotti hanno raggiunto l’appartamento abitato dal 29enne al Vico Croce al Lavinaio, attualmente sottoposto al regime degli arresti domiciliari, scoprendo che sul terrazzo di pertinenza aveva nascosta della droga. In particolare gli agenti hanno rinvenuto in un tubo delle antenne 9 involucri di cocaina per un peso di circa 90 grammi.De Rosa è stato condotto presso la Casa Circondariale di Poggioreale. Il giorno precedente a cadere nella rete della polizia è stata Flora Benedetto trovata in possesso di alcune dosi di marijuana.

Chelsea: Sarri chiama Mertens

Non e' ancora il nuovo tecnico del Chelsea ma gia' i tabloid britannici si sbilanciano su quelli che saranno i nuovo acquisti dei Blues targati Maurizio Sarri. E al primo posto, scrive oggi il Daily Mail, c'e' il nome di Dries Mertens, 'reinventato' proprio dal tecnico toscano nella nuova veste di 'falso nove'. Mertens, ricorda il giornale, aveva una clausola di 28 milioni, scaduta nei giorni scorsi e se il Chelsea vorra' davvero l'ex Psv dovra' adesso mettersi al tavolo per trattare con il Napoli. Oltre al belga, scrive ancora il tabloid, gli altri rinforzi su cui starebbe lavorando la dirigenza di Stamford Bridge sono Anthony Martial (United), Christian Pulisic (Borussia Dortmund) e Jean Michael Seri (Nizza).

Clan Bisogno, la Dia di Salerno confisca la villa del boss Vincenzo D'Elia a Cava de' Tirreni

Cava de Tirreni. Confiscata la villa del pregiudicato Vincenzo D'Elia, affiliato al clan Bisogno. Gli uomini della sezione Dia di Salerno - diretti dal tenente colonnello Giulio Pini e coordinati dal tenente colonnello Salvatore Perrotta - hanno eseguito una misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Salerno - su proposta del Direttore della Dia condivisa dalla Procura della Repubblica di Salerno - nei confronti di Vincenzo D'Elia, pregiudicato affiliato allo storico clan camorristico Bisogno, operante a Cava de' Tirreni nei comuni limitrofi, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso, finalizzata alle estorsioni nei confronti di imprenditori dell'agro cavese. D'Elia arrestato nel 2009 nell'ambito di indagini relative al clan Bisogno è il destinatario di un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Salerno - sezione misure di prevenzione, su proposta della Dia. Le indagini della sezione investigativa di Salerno hanno permesso di accertare la pericolosità sociale del soggetto, data sia dall'appartenenza allo storico sodalizio camorristico dell'agro cavese, sia dalle abituali frequentazioni con diversi pregiudicati della zona, come sostenuto nel corso della procedure camerale, promossa del Direttore della Dia e sostenuta dalla locale Procura della Repubblica.
Nello specifico, è stato confiscato un appartamento ubicato a Cava de' Tirreni, comprensivo di terreno e relative pertinenze del valore di circa 300mila euro.

Cesena: situazione drammatica, fallimento vicino

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Fino a ieri erano solo voci e paure che i tifosi speravano si rivelassero infondate. Invece oggi sul Cesena Calcio si è abbassata la mannaia dell’Agenzia delle Entrate, che ha rigettato su tutta la linea il piano di risanamento proposto dal club bianconero lo scorso 11 maggio, di ridurre da 32 a 20 i milioni di debito e poterlo rateizzare comodamente in vent’anni. Il documento era indispensabile per potersi iscrivere al prossimo campionato di Serie B dopo la salvezza ottenuta sul campo grazie al mister Fabrizio Castori, subentrato a inizio stagione a Camplone, che aveva già allenato il Cavalluccio fino a nove anni prima e fu protagonista dello storico ritorno in serie B dl club bianconero.

4 anni dopo: Marino Bartoletti sfotte Tavecchio tramite Opti Poba

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Caro Presidente Tavecchio si ricorda di me? Sono Opti: Opti Poba. Esattamente quattro anni fa, grazie a una sua affettuosa citazione (“E’ venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio”) mi ha fatto diventare famoso non solo in Italia, ma anche nella mia Africa e forse in tutto il mondo
Le avevo già scritto una lettera qualche mese fa, ma lei forse era troppo impegnato nelle sue strategie sportive e non mi rispose
Quanto tempo è passato. Chissà in quattro anni che progressi ha fatto il calcio italiano sotto la sua guida! Forse aveva ragione, sa? Ho fatto bene a mettere da parte il pallone e a dedicarmi alla coltivazione di banane (a proposito, ricordi che quando vuole ce n’è una cassa sempre pronta per lei che è stato così carino con me)!
Ora sono in Russia al seguito della Nazionale del mio Paese, il Senegal (nella foto sono quello sulla destra con la lettera L di Lotito, che mi sembra fosse una persona che una volta le voleva bene). Abbiamo fatto un’ottima partita: chissà che non riusciamo a ripetere (e perché no, a migliorare) il miracolo del 2002 quando arrivammo ai quarti di finale
Lei dove si trova esattamente? Io sono a Mosca, ma domani vado a Ekaterininburg (ricorda? Dove venne fatto fuori lo Zar…. Roba d’altri tempi. Ora le congiure di palazzo non vanno più di moda…).Ho chiesto notizie ai miei cugini Opti Kalidou e Opti M’Baye, ma hanno allargato le braccia. Non capisco. Certo è un Mondiale strano, con tante sorprese. Ho letto che l’Italia per ora ha gli stessi punti della Germania con una partita in meno. Ma vedrà che le cose miglioreranno
Con la simpatia di sempre
Suo Opti Poba

Logo di Stato al Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito

La Presidenza del Consiglio dei Ministri conferisce il patrocinio e il logo di Stato all’edizione 2018 del premio culturale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” perché considerato “di rilievo nazionale ed internazionale”.
A seguito di una serrata attività istruttoria durata per diversi mesi, il premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, in programma il prossimo autunno a Piano di Sorrento, ha ricevuto così due importantissimi riconoscimenti dal Governo italiano.
L’Ufficio cerimoniale ed onorificenze ed il Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno concesso il patrocinio e l’utilizzo del logo di Stato per l’importante rassegna culturale, giunta alla 23°edizione ed ospitata nel cartello degli eventi di rilievo nazionale della Regione Campania.
L'evento clou si tiene come ogni anno a Piano di Sorrento con tappe intermedie anche a Milano, Roma e a San Fele (in Basilicata), verso l’appuntamento di  Matera 2019.
Il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui il Premio “Penisola Sorrentina” potrà fregiarsi quest’anno, è un vero simbolo di appartenenza, non semplicemente una firma ma un’icona carica di contenuti di comunicazione.
Esso è composto dallo stellone, emblema imprescindibile della Repubblica (adottato ufficialmente settant’anni fa, il 5 maggio 1948) circondato dalle diciture “Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
L’assemblaggio delle due componenti crea un segno netto, orgoglioso ma sobrio, pieno di storia ma anche contemporaneo nella forma, simbolo di un paese fiero delle proprie radici e proiettato nel futuro.
Il logo di Stato è concesso esclusivamente per iniziative a carattere nazionale o internazionale di altissimo rilievo culturale, sociale, scientifico, artistico, storico, sportivo, per lo più promossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri o dai Ministeri competenti
Autentica soddisfazione per la rilevanza nazionale raggiunta dal Premio, ormai istituzionalmente riconosciuta, esprime quindi il patron Mario Esposito. Nel palmares del Premio Penisola Sorrentina si annoverano nomi illustri della cultura e dello spettacolo, tra cui quelli del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga, dello scrittore e regista Walter Veltroni, del Presidente della Regione Liguria Toti, degli attori Giancarlo Giannini, LucaBarbareschi, Leo Gullotta, Lino Banfi, Lino Guanciale, Francesca Cavallin, dei presentatori televisivi Pippo Baudo e Giancarlo Magalli e degli Oscar Nicola Piovani e Fred Murray Abraham.
Tra i territori che ospiteranno le iniziative itineranti del Premio e gli scambi culturali dell’edizione 2018 ci saranno Milano, Roma e San Fele in Basilicata, verso l’appuntamento con Matera 2019, Capitale Europea della Cultura.

Tentato illecito: il Parma rischia la Serie A

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"Tentato illecito", è questa secondo l’Ansa l'accusa che il Procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro fa al Parma e ai suoi giocatori, Calaiò e Ceravolo, per il caso degli sms inviati ai loro colleghi dello Spezia prima dell'ultima gara di campionato. La Procura ha chiuso oggi le indagini, comunicando la violazione dell'art.7 agli interessati, aprendo così l'iter per il deferimento. In caso di sanzione, il Parma rischia la serie A. L'inchiesta della Procura federale è partita da una segnalazione dello Spezia, riguardante due sms inviati dai giocatori del club emiliano ai colleghi liguri Filippo De Col e Alberto Masi. I messaggi sarebbero stati inviati quattro giorni prima dell'incontro del 19 maggio Spezia-Parma finito 0-2 (in gol Ceravolo e Ciciretti), match che ha permesso alla squadra allenata da Roberto D'Aversa, complice il pari del Foggia a Frosinone, di conquistare la serie A. Calaiò e Ceravolo sono stati ascoltati l'8 giugno scorso a Roma dalla Procura Federale" della Figc, e così pure due giocatori e due dirigenti del club ligure.

Capua, sequestrati 633 kg di sigarette di contrabbando: tre arresti

La guardia di finanza di Capua ha sequestrato 633 kg di sigarette di contrabbando e ha arrestato tre persone, due uomini e una donna, per illecita detenzione di tabacchi destinati alla vendita. Negli appartamenti e nel garage dei tre - pedinati nei loro spostamenti e seguiti fino a Crispano e Caivano, città in cui risiedono - sono state trovate 60 casse di sigarette senza il marchio del Monopolio di Stato. Una parte dei tabacchi, pari a circa 80 kg, è stata trovata nella camera da letto di una donna, nascosta in cartoni posti dietro un armadio. Altri sono stati trovati in uno scantinato e in due furgoni, già carichi della merce pronta per la consegna, poi sequestrati.

Napoli, ennesima sparatoria in via Sorrento: l'incubo continua

Napoli. Ennesima stesa di camorra nella zona orientale nel territorio controllato dal boss Ciro Rinaldi detto my way. Oramai è un vero e proprio incubo per gli abitanti del rione Villa. I pistoleri del clan Mazzarella compaiono a qualsiasi ora del giorno e della notte incuranti delle persone che si trovano in strada compreso mamme e bambini e persone anziane. Colpi d'arma da fuoco sono stati infatti esplosi tra via Sorrento e piazza Procida, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Sul posto i Carabinieri. Sono stati recuperati bossoli sul selciato. Ogive hanno colpito il muro e l'inferriata davanti ad una finestra di un'abitazione. La sparatoria ha interessato prima un'abitazione di uno degli affiliati al clan Rinaldi e poi quella di Sergiolino Grassia numero due del clan. E' il quinto attentato che subisce Grassia nel giro di sei mesi. complessivamente sono stati esplosi più di 50 colpi.  Colpi d'arma da fuoco sono stati segnalati anche in corso Sirena, all'altezza del civico 236, nel quartiere Barra. Non si esclude siano stati esplosi questa notte, anche se le forze dell'ordine sono state allertate poco fa. Su entrambi i casi indagano i Carabinieri.

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