Toccherà al premier Giuseppe Conte mediare tra i due ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulla questione dei termovalorizzatori in Campania. Anche oggi giornata di alta tensione per la terra dei fuochi con il maxi incendio di rifiuti nei pressi dell'Ecopunto di via del Lavoro a Torre del Greco. A meno di 48 ore dal vertice di Caserta per la firma del protocollo d'intesa per contrastare il fenomeno degli incendi in provincia di Napoli e Caserta non si placano le tensioni tra M5S e Lega. Il premier Conte dovrà mediare tra due posizioni contrapposte da una parte il Carroccio punta a costruire termovalorizzatori di ultima generazione per rendere la Campania autosufficiente nello smaltimento dell'immondizia e sul fronte opposto si trovano i Cinque stelle, contrarissimi a questo tipo di infrastrutture, con Di maio che anche oggi ha ribadito il suo 'no'.Il leader della Lega si dice convinto che sarà trovato un accordo con gli alleati e rimanda al mittente le accuse di Di Maio e del presidente della Camera Fico fatte arrivare attraverso una lettera nel quale i due campani definiscono 'provocatoria' la proposta del Ministro dell'Interno. "I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano", ha ripetuto anche oggi Salvini che su un possibile impatto ambientale ha rassicurato: "ho visitato dei paesi europei dove i termovalorizzatori sono al centro della città e sono dei modelli culturali bisogna spiegare alla nostra gente che, per il nostro bene e per il nostro business, non possiamo più far finta di niente. Se altri hanno fatto finta di niente per trent'anni, io non sono al governo per fare finta di niente". Di Maio, però, nel corso di Vivite, il festival del vino cooperativo, ripete: "Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori in Campania c'è già uno dei più grandi in Europa. Tra l'altro quella è la mia regione - aggiunge - c'è la mia famiglia, e il Movimento ha preso quasi il 60% e crediamo di sapere che in quella regione bisogna fermare il business dei rifiuti". Poi sui Facebook rincara a dose: "La grande sensibilità di Gianroberto Casaleggio per l'ambiente è nel nostro contratto di governo - scrive -: c'è l'economia circolare, ci sono i cicli virtuosi dei rifiuti, c'è il grande sviluppo delle tecnologie alternative per le rinnovabili e c'è il graduale spegnimento degli inceneritori. Credo solo che quando si sa che due forze politiche abbiano idee diverse questo non sia un problema, anche quando lo si dice - conclude - L'importante è sapere che cosa c'è nel contratto e non serve creare tensioni inutili quando una cosa non è prevista e quindi il problema non si pone".
Juve Stabia, Caserta mastica amaro: 'Meritavamo la vittoria'
il tecnico della Juve Stabia, Fabio Caserta commenta con amarezza il pari interno con il Catania:” Per quello che si è visto in campo, credo che la Juve Stabia meritasse la rete. Il primo tempo è stato equilibrato mentre nel secondo abbiamo giocato solo noi. Non abbiamo concesso occasioni l, abbiamo preso un palo e dicono ci fossero due rigori per noi. Non ho nulla da rimproverare ai calciatori, sono contentissimo di quello che hanno fatto oggi è fino ad ora. Sono convinto che Carlini non sia un’ala, può essere devastante da trequartista centrale. Elia è entrato dopo perché è giovane e non voglio caricarlo di responsabilità, può fare grandi cose da subentrante. Marzorati ha avuto qualche fastidio, vediamo se ci sarà con la Viterbese. Dobbiamo essere contenti della partita che ha fatto la Juve Stabia, anche perché oggi il Catania ha giocato meglio del solito, con ritmo alto. Noi possiamo dire qualsiasi cosa, ma è sempre il campo a parlare. Anche l’anno scorso ci sono state occasioni in cui noi dominavamo la gara e l’allenatore avversario diceva il contrario. Nel secondo tempo c’è stata veramente una grande Juve Stabia. Viola è rientrato da poco, deve riprendere il ritmo partita, Elia era un cambio preventivato. Melara martedì può essere a disposizione, non lo abbiamo voluto rischiare per i troppi impegni che ci attendono. Il Catania nel primo tempo ci veniva ad attaccare alti, non lo fa spesso. Carlini quando ha giocato largo rientrava troppo, per cui ho deciso di “sacrificare” Mastalli largo a sinistra. Al di là della classifica, tutti conoscono le qualità della Juve Stabia, alcuni non ci attaccheranno per tutta la gara. Preparo tutte le partite allo stesso modo, il tempo deve cancellare i rancori che i catanesi covano nei miei confronti. All’epoca avevo due anni di contratto col Catania, come facevo io a pensare di andar via? Mi hanno venduto a 4 milioni, è stato un affare per loro, io dovevo andare a firmare con l’Udinese, solo il giorno stesso ho saputo che andavo al Palermo. Sono voluto andare via perché ero stato messo sul mercato e non volevo restare con chi mi non mi voleva. Qualcuno ha creato un teatrino per mettere la gente contro di me, per giustificare la mia cessione. Io ho sempre dato tutto al Catania e non ho mai parlato male di loro. La gente è libera di fare quello che vuole. Noi facciamo la guerra contro chiunque non solo contro il Catania. Mettiamo un punto a queste polemiche”.
Ivano Cotticelli
La Cassazione conferma le condanne per i coniugi di San Marcellino
Nessuna attenuante. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per marito e moglie di San Marcellino, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti.
I giudici della Suprema Corte hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai difensori per il mancato riconoscimento della lieve entità del fatto e confermato la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione a testa per Angelo M., di 42 anni, e Nicolina T., di 39 anni originaria di Frignano.
I due, secondo l'accusa che ha retto nei diversi gradi di giudizio, sono stati condannati per la detenzione di 11 dosi di cocaina e per la cessione a 6 diversi acquirenti. Nella loro abitazione, quando scattò il blitz, i carabinieri trovarono anche circa 440 euro ritenute provento dello spaccio. Accuse che sono state confermate anche dai giudici di merito che li hanno condannati anche al pagamento di 2mila euro ciascuno alla Cassa delle Ammende.
Gustavo Gentile
Faccia a faccia tra l'ex giudice corrotto e il pm, Iannello si difende e dice 'no' al Riesame
Scafati. Quattro ore di interrogatorio, l'analisi punto per punto di ogni capo di imputazione e degli aspetti di un'indagine che lo hanno portato dietro le sbarre a Poggioreale. Antonio Iannello, l'ex giudice di pace di Torre Annunziata, arrestato per corruzione - dopo due mesi di carcere, trascorsi nelle celle di Poggioreale - ha chiesto di essere sentito dal pm Anna Chiara Fasano della Procura di Nocera Inferiore, per chiarire gli aspetti dell'intricata vicenda che lo vede protagonista. Il suo interrogatorio potrebbe finire presto agli atti del Tribunale del Riesame di Salerno che valuterà a partire dal 26 novembre le istanze di scarcerazione degli altri indagati: consulenti, avvocati, carabinieri e ex giudici di pace ancora sottoposti a misura detentiva. Iannello ha risposto diffusamente alle domande del pm, assistito da un esponente delle forze dell'ordine, alla presenza del suo avvocato Francesco Matrone, pare si sia difeso su molti punti fornendo la sua versione dei fatti contestati. Una circostanza sulla quale l'ex giudice pare abbia battuto molto è stata la 'regolarità delle sue sentenze' emesse in particolare su cause riguardanti sinistri stradali e che - secondo l'accusa - avrebbero favorito avvocati e ricorrenti contro le compagnie assicurative per ottenere liquidazioni maggiorate. Circostanza, questa, più volte negata dall'ex giudice che ha sostenuto le liceità del suo comportamento, ribattendo - su ogni circostanza - la propria difesa. L'interrogatorio dell'ex giudice sarà trasmesso agli inquirenti per ulteriori approfondimenti, pare infatti che Iannello - avvocato scafatese, ripreso mentre intascava le mazzette nel suo studio da una telecamera piazzata dagli uomini della guardia di finanza - non abbia potuto negare la circostanza di aver preso soldi da alcuni coindagati, in particolare dai consulenti tecnici, fornendo anche in questo caso una propria versione a proposito. Il pm Anna Chiara Fasano alla quale è stata affidata l'inchiesta proveniente dalla procura di Roma parte abbia analizzato con Iannello tutti gli aspetti della vicenda e i ruoli dei diversi imputati. Tra parziali ammissioni e difese l'ex giudice ha fornito una serie di indicazioni su quanto accaduto nel suo studio nei mesi in cui i finanzieri hanno posizionato una cimice e una telecamera, registrando un giro di corruttele, per l'affidamento di incarichi a consulenti tecnici e incontri 'privati' con avvocati che avrebbero dovuto discutere cause per sinistri stradali proprio davanti a lui. L'effetto del lungo interrogatorio probabilmente non tarderà ad arrivare qualora il pm decida di metterlo agli atti del Riesame che valuterà la sussistenza delle esigenze cautelari per gli indagati. L'ex giudice Iannello - di concerto con il suo difensore non ha presentato istanza di scarcerazione al tribunale per la libertà di Salerno, in attesa che - anche alla luce delle sue dichiarazioni - vengano completate le indagini.
Rosaria Federico
Juve Stabia, Di Roberto: "Abbiamo avuto più occasione, meritavamo noi"
In sala stampa si è presentato anche l'esterno offensivo Di Roberto: ” Credo che siamo noi ad aver avuto più occasioni da goal, anche se ci prendiamo questo pareggio perché quando non riesco a vincere bisogna non perdere. Il calcio è fatto di episodi, a volte ci è andata bene oggi meno. Ho avuto un infortunio odioso sulla parte alta della caviglia che non mi permetteva di scattare ma questa settimana sono stato meglio ed ora sono guarito. Cercherò in ogni modo di fare meglio e sono sicuro che ci riuscirò. Il Catania è una squadra formata da diversi campioni, ma non è semplice vincere i campionati; a volte la squadra più forte non vince. Loro sono una buonissima squadra. Contro la Viterbese è una partita importantissima, la nostra forza è pensare gara dopo gara”.
Catania, Sottil: "Giocato bene su un campo difficilissimo"
Mister Sottil, tecnico del Catania ha analizzato così lo 0-0 al Menti: ” La partita è stata fatta bene, in un campo ostico. Cercavamo questo tipo di prestazione, abbiamo mosso palla, siamo stati molto concentrati. Abbiamo recuperato molti calciatori, complimenti a chi ha giocato. I nostri mezzi sono tanti e abbiamo molti margini di miglioramento. La squadra ha lavorato bene, guardo al collettivo ma è logico che i difensori oggi hanno fatto una buona gara. Noi abbiamo avuto diverse occasioni importanti, abbiamo fatto nel gioco e creato occasioni, abbiamo giocato a calcio ed era quello che dovevamo riprendere a fare. Sappiamo che dobbiamo migliorare. Noi siamo abituati alle pressioni, i tifosi sono esigenti perché Catania è una piazza importante, siamo consapevoli che dobbiamo lottare in ogni partita senza farci condizionare dalle pressioni della piazza”.
Non si accorgono della milza spappolata: muore autista. Condannati due medici dell'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere
Santa Maria Capua Vetere. Sono stati condannati due medici per la morte di Bonaventura Mercore di Santa Maria Capua Vetere, avvenuta 8 anni fa.
Il giudice Dessi del tribunale di Santa Maria ha condannato a un anno Salvatore P. e a 8 mesi Luigi V., entrambi con pena sospesa. Un terzo medico Raffaele A. è stato assolto. Disposto anche il risarcimento nei confronti della moglie della vittima.
Tra agosto e settembre 2010 Mercone, autista di autobus, nel rientrare da una corsa straordinaria in Costiera, inciampa nello scendere dal mezzo e batte contro la scaletta metallica. Era la notte tra il 29 e 30 agosto. Torna a casa e, accusando dolori, si reca nell’ospedale Melorio il mattino dopo.
Qui trova il medico Raffaele A. che avvia gli accertamenti clinici che evidenziano problemi al fegato ed una carenza di piastrine. Da una radiografia emerge la frattura della nona costola sinistra, spia per un’eventuale rottura della milza [che effettivamente era lesionata]. In attesa dell’esito delle analisi, però, il medico termina il turno e Mercone viene preso in cura dal dottor Salvatore P. che lo dimette, avvisando il paziente di tornare in ospedale qualora avesse avvertito dolori o febbre.
Mercone rientra a casa ma i dolori continuano ad affliggerlo. Resiste fino al 6 settembre quando si reca nuovamente al Melorio dove trova il dottor Luigi V. che ripete la radiografia, da cui emerge anche un versamento pleurico. Ma viene dimesso ancora una volta.
Il giorno dopo, però, l’uomo si reca alla clinica Villa del Sole dove, finalmente, si accorgono della rottura della milza intracapsulare. A quel punto Mercone viene trasportato d’urgenza nell’ospedale di Caserta ed operato ma muore l’8 settembre.
Gustavo Gentile
Anziana napoletana travolta sulle strisce muore in provincia di Lucca
Una donna di 82 anni e' morta in seguito ai traumi riportati in un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio in via Sarzanese Nord, angolo via IV Novembre, a Massarosa (in provincia di Lucca) L'anziana, originaria di Napoli ma residente a Massarosa, stava attraversando sulle strisce pedonali, quando e' stata investita da un'auto che transitava in quel momento. Sul posto e' intervenuta un'ambulanza della Misericordia di Massarosa e l'automedica che hanno trasferita l'ottantaduenne al pronto soccorso dell'ospedale Versilia, dove poi e' deceduta. Per i rilievi e' intervenuta una pattuglia della polizia municipale.
Torre del Greco, risolta la crisi rifiuti: conferimento extra a Tufino
La citta' di Torre del Greco , alle prese con una grave emergenza rifiuti, potra' conferire un quantitativo extra di rifiuti indifferenziati allo Stir di Tufino. Ad annunciarlo, attraverso la propria pagina Facebook, e' il consigliere regionale campano del Pd Loredana Raia. Nel ringraziare ''il vicepresidente Fulvio Bonavitacola ed il coordinatore dei flussi di rifiuti della Regione Campania'', Raia (originaria di Torre del Greco) sottolinea come ''le disposizioni di Sapna siano molto rigide riguardo al divieto di conferimenti aggiuntivi, ma alla fine ha prevalso la consapevolezza che le difficolta' a Torre del Greco nascono dal paradossale sistema rifiuti creato ad arte dalla precedente amministrazione affinche' la citta' fosse piena di rifiuti, riversati h24 nelle numerose discariche a cielo aperto lungo tutto il territorio cittadino''. ''Seppur il comune di Torre del Greco conferisca, da piu' di un mese, oltre quanto programmato - prosegue l'esponente del Pd - per i motivi suesposti oggi ci troviamo in evidente difficolta' e se c'e' una pur minima capacita' di sfogo negli impianti e' bene che i rifiuti non si lascino in strada''.
Juve Stabia: l'assalto al Catania si infrange contro un palo e una traversa
Una cornice da Serie B quella del Romeo Menti di Castellammare che ha ospitato il big match della dodicesima giornata di Serie C girone C tra Juve Stabia e Catania. Le due formazioni non hanno deluso le aspettative anche se il punteggio finale è di 0-0. Da segnalare una traversa e un palo di Calò da calcio piazzato.
La prima frazione tra gialloblu e rossoblu è stata di un equilibrio totale. Due le grandi occasioni nei primi 45 minuti, una per parte: Marotta al 15esimo di gioco si è fatto ipnotizzare da un grande Branduani che in uscita evita il vantaggio ospite; stessa sorte è toccata a Di Roberto intorno alla mezz'ora di gioco che imbeccato da un sempre illuminante Calò non è riuscito a siglare la rete dell'1-0 a tu per tu con Pisseri. In mezzo a queste due importanti opportunità c'è stato molto agonismo e buone trame sia da una parte che dall'altra con alcune conclusioni dalla distanza di Lodi e Ciancio e una punizione battuta molto bene da Calò che si è spenta sulla parte alta della traversa. Un primo tempo, insomma, divertente e di una categoria superiore tra due squadre di assoluto valore giocato soprattutto a centrocampo vista la grandissima qualità degli interpreti a disposizione di Caserta e Sottil.
Il secondo tempo è stato meno ricco di occasioni ma il ritmo è stato sempre alto e il match sempre piacevole. Nessuna delle due formazioni aveva intenzione di perdere e infatti a metà frazione il ritmo è calato notevolmente con i due portieri praticamente inoperosi. Unica, grande opportunità dei secondi 45 minuti capita sul piede del solito Giacomo Calò con una punizione dai 20 metri fantastica: traiettoria che batterebbe Pisseri ma ancora una volta il legno strozza in gola l'urlo di gioia per la rete del vantaggio. Buona occasione quasi al termine della contesa ce l'ha anche il Catania con Baraye, il cui sinistro sfiora l'incrocio dei pali.
JUVE STABIA(4-3-3): Branduani; Vitiello, Marzorati(Aktaou 45'), Troest, Allievi, Calò, Viola(Elia 57'), Mastalli(Vicente 72'), Di Roberto(Mezavilla 77'), Carlini, Paponi. A disposizione Venditti, Schiavi, Ferrazzo, Vicente, El Ouazni, Castellano, Dumancic, Sinani, Elia, Aktaou, Lionetti, Mezavilla. Allenatore Fabio Caserta
CATANIA(4-2-3-1): Pisseri, Ciancio, Aya, Silvestri, Scaglia(Baraye 72'), Rizzo, Biagianti, Barisic(Manneh 61'), Lodi(Angiulli 83'), Vassallo, Marotta(Curiale 83'). A disposizione Pulidori, Lovric Angiulli Curiale, Brodic, Llama, Baraye, Manneh, Bucolo, Esposito, Rizzo. Allenatore Andrea Sottil
MARCATORI:
AMMONITI: Scaglia(C), Carlini(JS), Ciancio(C), Biagianti(C), Elia(JS),
ESPULSI:
ANGOLI: 3-3
RECUPERO: /'pt-3'st
ARBITRO: Simone Scozza; ASSISTENTI: Lenarduzzi-Sartori
Antonio Carlino
Boom di turisti ai Decumani, dopo il malore di un visitatore Borrelli (Verdi) chiede una postazione fissa del 118
Napoli. Un turista milanese si sente male nei pressi dei Decumani e prevedendo un grande afflusso di turisti per le festività natalizie, il consigliere Regionale dei Verdi chiede che venga predisposta una postazione fissa del 118 con defibrillatore per intervenire a piedi nelle stradine del centro storico.
"Ritengo importante la predisposizione di una postazione fissa del 118 nei pressi dei Decumani, a partire dal primo dicembre e per tutto il periodo natalizio, come mi ha confermato il direttore del Servizio Giuseppe Galano". Ha detto il consigliere regionale dei Verdi, e componente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Francesco Emilio Borrelli, che ha contattato il direttore del 118 Galano in seguito al malore del turista. "Il boom di turisti - spiega Borrelli - previsto proprio a cavallo tra l'Immacolata e l'Epifania, porterà nelle strade del centro decine di migliaia di visitatori aumentando in modo esponenziale la probabilità di dover intervenire in emergenza, come nel caso odierno del turista milanese colto da malore a San Gregorio Armeno. La previsione di personale sanitario con defibrillatore al seguito, capace di intervenire anche a piedi nelle stradine particolarmente congestionate del centro, garantirà maggiore tempestività di intervento in caso di emergenza".
Apple Developer Academy, le 'Coding Girls' fanno tappa a Napoli
Ha fatto tappa a Napoli la staffetta formativa di Coding Girls, il programma che combatte stereotipi di genere in campo scientifico e tecnologico promosso da Fondazione Mondo Digitale e Missione diplomatica Usa in Italia e Microsoft. L'iniziativa, della durata di due giorni, prevede una maratona di programmazione full immersion presso la Apple Developer Academy dell'università Federico II, in collaborazione con gli assessorati regionali alla Formazione, Pari opportunità e Politiche giovanili e all'Internazionalizzazione, Start up ed Innovazione. Promuovere le competenze digitali, valorizzare talenti e leadership femminili, permettere alle studentesse di sperimentare in prima persona l'uso attivo delle nuove tecnologie: sono alcune delle sfide della quinta edizione di Coding Girls. Il tour 2018 arriva a Napoli, nel polo universitario di San Giovanni a Teduccio, dopo una serie di allenamenti intensivi presso diverse scuole della città e provincia (Nitti, Caro, Vico, Caccioppoli), e vede circa 200 studentesse, guidate dalla super coach americana Emily Thomforde, Code Educator and Science Technology Engineering Art and Mathematics (Steam) Specialist, sfidarsi in un Hackathon a colpi di codice.
"Creare opportunità di lavoro nel mondo della innovazione e delle tecnologie digitali è uno dei principali obiettivi che sta perseguendo la Regione Campania, con una specifica attenzione al mondo femminile - ha detto Valeria Fascione, assessore regionale all'Internazionalizzazione, Start up ed Innovazione - Una iniziativa come Coding Girls che mette in contatto le ragazze delle nostre scuole con un hub dell'innovazione digitale come il polo di San Giovanni a Teduccio serve a fare capire alle nostre nuove generazioni che la Campania sta crescendo e stanno crescendo sempre di più le opportunità di lavoro nei settori più tecnologici della nostra economia". La collaborazione con gli atenei è una delle principali novità della nuova edizione, risultato di un anno di lavoro sul territorio dell'associazione Coding Girls, che oggi conta oltre 25 hub in tutta Italia. La sfida viene lanciata anche al mondo delle aziende, che da quest'anno potranno adottare una studentessa per sostenerla nel percorso di studi e contribuire così all'emergere di nuovi talenti, competenze e profili professionali. "Coding girl è un progetto molto importante che permette non solo di creare occasioni concrete per le studentesse di sperimentare in prima persona l'uso attivo delle nuove tecnologie, ma è una maniera concreta per avvicinarle alle professioni Stem dalle quali spesso sono ancora lontane. Una maniera efficace per superare gli stereotipi di genere purtroppo ancora persistenti e fornire alle giovani ragazze esempi concreti e positivi da seguire", ha dichiarato Chiara Marciani, assessore regionale alla Formazione e alle Pari opportunità.
Furto al Decathlon di Montecorvino Pugliano, i carabinieri bloccano uno dei ladri e recuperano la merce
Montecorvino. Ladri svuotano gli scaffali del Decathlon di Montecorvino Pugliano: scoperti grazie alla segnalazione di alcuni automobilisti. Un cittadino bulgaro è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, guidati dal maggiore Sisto Vitantonio, e la merce per un importo di 16mila euro di attrezzature sportivo e bici del tipo mountain bike è stata recuperata. Ieri notte, alcuni automobilisti hanno allertato la centrale operativa per la presenza di un furgone sospetto parcheggiato all'altezza della zona industriale di Pontecagnano, nei pressi del centro commerciale. I carabinieri hanno chiuso tutte gli accessi alla zona ed il furgone, guidato da un cittadino bulgaro, ha tentato la fuga ripartendo in direzione Salerno. Le gazzelle dei carabinieri lo hanno quindi accerchiato e bloccato all'altezza di Montecorvino Pugliano, l'uomo alla guida è quindi stato bloccato dopo un misero tentativo di fuga. I militari hanno trovato nel furgone 15 bici e se borsoni pieni di materiale tecnico sportivo rubato alla Decathlon. Subito dopo è stato ricostruito quanto accaduto. I ladri si erano introdotti nel cento commerciale, forzando una saracinesca e facendo scattare l'allarme. All'arrivo dei vigilantes si sono nascosti ed hanno atteso che i controlli terminassero, dopodiché sono entrati indisturbati attraverso la saracinesca già forzata nel negozio e lo hanno depredato, trasportando le bici e i borsoni nel furgone parcheggiato sulla carreggiata e pronto a partire. Non avevano pianificato però la circostanza che alcuni automobilisti notassero la presenza sospetta del furgone, risultato poi rubato alcuni giorni fa in un'azienda agricola in provincia di Caserta. Il ladro è finito in manette, mentre i carabinieri cercano di identificare gli altri complici, mentre il materiale rubato e il furgone sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
'Cassaforte' di Zagaria: la Cassazione conferma le accuse per Nicola Inquieto
Nicola Inquieto deve restare in carcere. E' quanto ha disposto la Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati difensori Nicola Marino e Giuseppe Stellato contro l'ordinanza del Tribunale del Riesame che aveva confermato le esigenze cautelari per l'imprenditore, accusato di camorra e ritenuto il canale attraverso cui il capoclan Michele Zagaria avrebbe investito i propri capitali all'estero.
Per i giudici della Suprema Corte le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, finite nell'ordinanza a carico di Inquieto, non sarebbero "discordanti" tra loro in quanto "ogni collaboratore di giustizia era portatore di una porzione di conoscenza dei fatti, talora sovrapponibile a quella riportata dagli altri collaboranti e talora integrativa di quella; il giudice sottolineava come ogni dichiarazione avesse una sua fonte autonoma e come ciascuna contribuiva coerentemente alla ricostruzione di un ambito criminale particolare. Le divergenze nei racconti sottolineate dal ricorrente sono state correttamente ritenute di modesto rilievo, anche perché il ricorso effettua una parcellizzazione minimizzante degli elementi raccolti allo scopo di destrutturare il disegno complessivo che si era venuto formando. Così, non si riscontra affatto una sorta di pregiudizio a carico del ricorrente allorquando il Tribunale riporta l'episodio del bunker scoperto nel 1994, poich detto elemento viene saldato con gli altri che dimostrano lo stretto rapporto che legava il capo-cosca Michele Zagaria con la famiglia dell'Inquieto, e correttamente il Tribunale sottolinea che proprio presso l'abitazione del fratello del ricorrente veniva in seguito arrestato lo stesso Zagaria, ponendo termine ad una lunga latitanza: risultava così coerente quanto narrato dai collaboranti circa il finanziamento del ricorrente da parte dello Zagaria Michele circa l'apertura del negozio di telefonia del ricorrente medesimo e circa la fiducia che quegli riponeva nel ricorrente, tanto da affidargli somme di danaro di rilievo, da reinvestire in Romania - scrivono i giudici - dove egli aveva preferito allocare l'Inquieto per evitare l'addossarsi su di lui degli interessi investigativi di organi inquirenti".
Inoltre le dichiarazioni dei collaboratori trovano un riscontro dal "raffronto di dati oggettivi - proseguono i giudici - quali la situazione di impossidenza del ricorrente e della sua famiglia e la ricchezza accumulata dallo stesso in un tempo relativamente breve a fronte della impossibilità di rinvenire una causa legittima di detta nuova condizione alla stregua della documentazione finanziaria, anche prodotta dal ricorrente: anzi, a proposito della stessa, non risponde al vero che il Tribunale non abbia considerato l'ordinario ricorso al credito quale fonte degli investimenti, in quanto l'ordinanza impugnata riporta i dati dei ripetuti trasferimenti di danaro (per somme di rilievo assoluto) a favore del ricorrente o della sua impresa, nonché quelli della progressiva espansione di tale impresa e degli acquisti di beni immobili; ed ancora, venivano correttamente tratte conclusioni dalle conversazioni intercettate del ricorrente, il quale, nell'ambito dei rapporti conflittuali della separazione coniugale, faceva espresso riferimento al fatto che il danaro di cui poteva disporre non era soltanto suo ma anche di un'altra persona, descritta come pericolosa e violenta, alla quale doveva versare somme di danaro. In questo ambito, il Tribunale rilevava che la documentazione prodotta dal ricorrente era talora priva di sottoscrizione o talora priva di data e che comunque non erano evincibili le causali dei pagamenti e detta documentazione non era idonea a scalfire il chiaro quadro indiziario che emergeva dal contenuto delle conversazioni".
Per questo la Cassazione ha confermato le esigenze della custodia in cella rigettando il ricorso. Intanto Inquieto è a processo con il giudice titolare del fascicolo che ha inoltrato all'autorità giudiziaria romena una proroga di ulteriori sei mesi della consegna temporanea alla giustizia italiana, per consentire lo svolgimento del processo. Proroga a cui si è opposto Inquieto che ha promosso un ricorso alla Corte di Giustizia di Bucarest che si esprimerà nei prossimi giorni.
Gustavo Gentile
Napoli, 'Fate l'amore, ma usate il sapone', la singolare protesta contro l'abbandono di profilattici in strada. IL VIDEO
Napoli. Rifiuti e profilattici in abbondanza lasciati abbandonati al Parco San Paolo Fuorigrotta , nei pressi del liceo scientifico Labriola e vicino la chiesa. E' quanto è stato documento con foto e video da Antonio Ranavolo di Fratelli d'Italia che ha lanciato una singolare petizione con tanto di volantini affissi in tutta la zona: Fate l'amore, ma usate il sapone". Nel video Ranavolo spiega: "È intollerabile, antigienico e degradante, sapere che centinaia di ragazzi attraversano quella strada per recarsi a scuola, chiederemo una bonifica e più controllo delle forze dell’ordine per contrastare la prostituzione e L abbandono di rifiuti in strada".
Mafia: a Corleone la strada dove abita la famiglia di Riina intitolata al giudice Terranova
La strada di Corleone dove sorge la casa dei Riina, via Scorsone, da oggi si chiama via Cesare Terranova: prende cosi' il nome del magistrato ucciso nel '79 proprio dai boss corleonesi, insieme al suo collaboratore Lenin Mancuso. L'asilo nido comunale di via Punzonotto, da poco ristrutturato, ora porta il nome di Caterina e Nadia Nencioni, nove anni la prima, neonata l'altra, morte a Firenze il 27 maggio '93 nella strage di via dei Georgofili. Le cerimonie d'intitolazione si sono svolte stamane alla presenza, tra gli altri, di alcuni parenti delle vittime e del prefetto di Palermo Antonella De Miro. La decisione e' stata presa dalle tre commissarie che da quasi due anni guidano il Comune sciolto per mafia: Giovanna Termini, Rosanna Mallemi e Maria Cacciola. Il loro mandato si e' praticamente concluso: tra otto giorni, il 25 novembre, a Corleone si votera' per le amministrative.
Napoli, ferito perchè fa la pipì in strada davanti alle ragazze: si indaga
Napoli. Ai medici del Loreto Mare di Napoli che lo hanno soccorso ha detto di essere stato ferito nel corso di una lite in via Marina da quattro sconosciuti, il 25 enne incensurato che all'alba ha fatto ricorso alle cure dei medici per ferite da punta e taglio alla schiena. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo Radiomobile pare che il giovane si fosse fermato per un bisogno fisiologico lungo la strada quando sono passati dei ragazzi piu' giovani che lo hanno rimproverato per quel gesto all'aperto davanti alle loro fidanzate. Ne sarebbe scaturito un diverbio concluso con il suo ferimento. Il giovane si e' accorto di essere stato ferito solo dopo essere tornato a casa. Da li' si e' fatto accompagnare da alcuni amici in ospedale dove gli e' stata riscontrata una ferita alla schiena. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Sull'episodio indagano i carabinieri della compagnia di Napoli Centro che stanno verificando il racconto del ragazzo.
'Grazie a voi e al mondo. Dio è grande', Carmelo Zappula sorridente in foto insieme al figlio Marco
“Grazie a voi e al mondo. Dio è grande”. E' la scritta che da alcune ore accompagna la foto di Marco Zappulla e del papà Carmelo comparsa sul profilo facebook del ragazzo. I due con l'indice alzato rassicurano i milioni di fans in tutto il mondo del noto cantante napoletano. Dopo cinque giorni le sue condizioni di salute in seguito all'intervento chirurgico sono notevolmente migliorante. I medici dell'ospedale di Castel Volturno hanno compiuto un vero 'miracolo' operando in tempo il cantante nativo di Siracusa ma napoletano da 40 anni. Ora comincia il periodo di riabilitazione e tra non molto Carmelo Zappulla potrà tornare a casa seguendo una rigida dieta alimentare e un regime di vita molto più rilassato. per i concerti e le tournée all'estero ci vorrà tempo.
Somma Vesuviana, il consigliere Allocca attacca il sindaco sul condono: "Consulenze d'oro e logiche clientelari"
Somma Vesuviana. Pratiche di condono: il consigliere di minoranza Celestino Allocca attacca il sindaco Salvatore Di Sarno per una consulenza esterna.
“Dinanzi ad una emergenza come quella dei condoni, con migliaia di famiglie che a Somma Vesuviana aspettano una risposta alla istanza di sanatoria, la maggiore parte delle quali addirittura dal 1985, l’amministrazione Di Sarno non trova niente di meglio da fare che affidare una consulenza d’oro: oltre 18mila euro ad un professionista per le attività di istruttoria delle pratiche di condono edilizio. Insomma, ad un problema serio ed importante viene data una risposta sbagliata che, spiace dirlo, segue le solite logiche clientelari”. Celestino Allocca, consigliere comunale di minoranza e già candidato a sindaco a Somma Vesuviana, evidenzia che l’amministrazione comunale ha affidato un incarico di oltre 18mila euro per 24 mesi ad un professionista che avrà il compito di potenziare l’ufficio condono.
"La determina, peraltro, presenta delle inesattezze formali, rispetto alle quali chiederemo chiarimenti in consiglio comunale, così come l'amministrazione deve spiegarci perché viene dato un altro incarico sui condoni nonostante molte pratiche in passato siano già state istruite da una commissione speciale. Insomma, si ripetono due volte gli stessi provvedimenti e intanto si spreca denaro pubblico", aggiunge Allocca.
“Si usa un tema delicato e complesso come quello dei condoni per continuare a distribuire incarichi, ignorando le risorse locali e mortificando quelle interne al Comune. Questa amministrazione continua a rivolgersi altrove mentre a Somma Vesuviana ci sono giovani che andrebbero valorizzati e invece vengono ignorati. Faccio notare che il professionista non ha alcun legame con Somma Vesuviana, fatta eccezione per una vaga parentela. Non aggiungo altro”, specifica Allocca.
Dossier su povertà, il Cardinale Sepe: "Se non c'è lavoro la nostra Repubblica è fondata sul nulla"
Benevento. "Dare un lavoro ai giovani è una esigenza sociale. Se la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro e il lavoro non c'è, allora la nostra è una Repubblica fondata sul nulla. Abbiamo Chiese chiuse: apriamole con cooperative di giovani. Abbiamo terreni incolti, diamoli a cooperative di giovani. Diamo speranza e fiducia". Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, presentando a Cerreto Sannita in provincia di Benevento il "Dossier regionale sulle povertà 2018". "Stiamo perdendo una generazione intera, stiamo perdendo giovani a causa della mancanza di lavoro e oggi - ha detto Sepe - nessuno può pensare di risolvere da solo questi problemi, bisogna lavorare insieme e nel rispetto delle proprie competenze perchè il problema del lavoro è il problema dei problemi e la maggior parte dei malanni che soffre la nostra societa'". Oltre al cardinale Sepe, alla presentazione, promossa dal vescovo di Cerreto Sannita - Telese - S. Agata dei Goti don Mimmo Battaglia, hanno preso parte mons. Antonio Di Donna (vescovo della diocesi di Acerra e delegato CEC alla Carità), Ciro Grassini (coordinatore scientifico del progetto, don Alessandro Colasanto), Maurizio Petracca (consigliere regionale e presidente della Commissione Agricoltura).



