Camorra, il nuovo clan di Barra Ponticelli era pronto a uccidere. I nomi degli arrestati

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Voleva uccidere una delle vittime delle estorsioni, che aveva denunciato e non voleva tornare sui suoi passi, il nuovo cartello criminale composto dai clan De Micco-Di Martino, Aprea e Mazzarella, raggiunto oggi da una raffica di arresti urgenti notificati dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato tra i quartieri Barra e Ponticelli di .

L'indagine, coordinata dalla Dda, secondo gli inquirenti, e anche secondo il gip, “apre nuovi scenari investigativi” confermati da una frase pronunciata da uno degli indagati che si è presentato da un ristoratore di Volla per chiedere un pizzo da ben 10mila euro.

Quelle parole – “noi a Barra abbiamo fatto una sola cosa con Ponticelli” – sostiene il giudice per le indagini preliminari Antonino Santoro – è sintomo di “un patto di cooperazione… che merita la massima attenzione e che, verosimilmente, cambierà l'intero scacchiere della malavita dei due quartieri partenopei (Barra e Ponticelli)”.

 “Noi a Barra abbiamo fatto una sola cosa con Ponticelli” 

“La misura cautelare – sottolinea il gip – è di “elevatissima urgenza” per evitare che una delle vittime venisse uccisa e anche per impedire “che quello che appare come l'embrione di un nuovo ‘cartello' criminale – composto dai clan Aprea, De Micco-De Martino e Mazzarella – possa imporsi definitivamente sul territorio innescando ulteriori azioni di sangue rispetto alle tantissime già verificatesi”.

 Tra gli arrestati Salvatore De Micco e due dei De Martino

I destinatari della misure cautelari in carcere sono complessivamente undici ma due, al momento, mancano all'appello: il gip ha deciso di arrestare Cristian Alberto, 25 anni; Giuseppe e Salvatore De Martino, 32 e 26 anni; Salvatore De Micco, 42 anni; Gianluca Di Paola, 34 anni; Mario Noto, 34 anni; Giovanni Prisco, 26 anni, Bartolo Zuccoia, 27 anni e Germano Iavarone, 21 anni.

“L'operazione anti scattata nelle scorse ore nell'area Est di Napoli, certifica ancora una volta l'impegno e l'attenzione massima da parte di Governo e ministero competente, per i nostri territori, in particolare per quelle vaste porzioni del centro e della periferia di Napoli, che anni di immobilismo della sinistra hanno letteralmente consegnato nelle mani dei clan”.

Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. “Il vento è finalmente cambiato, adesso batta un colpo anche il Comune – sottolinea – Per la zona orientale della città, come per gli altri quartieri ‘dimenticati', Palazzo San Giacomo si attivi una buona volta per garantire a cittadini e commercianti, i servizi essenziali, imprescindibili per il recupero della sicurezza, della vivibilità e del decoro in aree che rischiano di finire sempre più ai margini anche sul versante sociale ed economico”.



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