Napoli, gli esercenti: “Aggio al 3,5% o sospederemo la vendita dei biglietti del trasporto pubblico”

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Si dicono pronti a sospendere la vendita dei titoli di viaggio per i mezzi di trasporto pubblico se l'aggio non tornerà dal 3 al 3,5%. Dura la posizione di Confesercenti di Napoli, che tramite i propri rappresentanti ha partecipato alla riunione della Commissione Mobilità del Consiglio comunale di Napoli sul caso dei titoli di viaggio. Gli esercenti napoletani hanno contestato nuovamente “la riduzione unilaterale dell'aggio sulla vendita dei titoli di viaggio per i mezzi di trasporto pubblico dal 3,5% al 3%, operata dalla società Giraservice”. Confesercenti ha comunicato che “se entro 15 giorni la società Giraservice non recede dalla propria posizione unilaterale sarà costretta a consigliare ai propri iscritti la possibilità di sospendere le vendite dei titoli di viaggio, in considerazione della effettiva economicità del servizio reso”.Secondo Vincenzo Schiavo, presidente interprovinciale di Confesercenti Napoli, e Benevento, “è diventato ormai fondamentale che si sciolga questo nodo, non è possibile che a rimetterci siano sempre gli imprenditori, coloro che hanno il peso maggiore in questa situazione. Mantengono i dipendenti e i locali aperti per 18 ore al giorno, offrono il servizio a cittadini e turisti e alla fine sono quelli che guadagnano di meno. Tornare al precedente aggio sulla vendita dei titoli di viaggio non è una solo una questione di opportunità ma di rispetto e di sviluppo economico”. L'incontro di questa mattina si è tenuto alla presenza dell'assessore al Bilancio e al Lavoro del Comune di Napoli Enrico Panini, del presidente di Commissione Nino Simeone e dell'amministratore di Anm (Azienda napoletana mobilità), Nicola Pascale. Presenti anche il presidente del Consorzio Unico Campania, Gaetano Ratto, e i rappresentanti di Giraservice. Confesercenti ha ribadito “in ogni caso e a scanso di equivoci” la propria “disponibilità a trovare una soluzione alla vicenda, consapevole che la scelta di una eventuale sospensione nella vendita dei biglietti può portare a gravi conseguenze alle aziende di trasporto e ai cittadini”.


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