Avellino: voglia di un super derby

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Umiltà, lavoro e sacrificio. Tre parole d’ordine che dal ritiro di Cascia rimbombano nella testa dei calciatori dell’Avellino che, alla lettera, in questo inizio di stagione stanno mettendo in atto i dettami di Walter Novellino. La squadra biancoverde è sempre più simile ad una giostra, sulla quale tutti vorrebbero e sarebbero pronti a salire. Una volta su, però, guai sbagliare, altrimenti si rischia di saltare più di un giro. E’ capitato a Federico Moretti che, da titolare, non gioca dalla prima di campionato contro il Brescia ed in totale ha collezionato soltanto tre gettoni di presenza in otto gare di campionato. Contro la Salernitana ci vorrà un Avellino diverso da quello visto a Bari. E’ anche vero che, fino a questo momento, le prestazioni casalinghe sono state più che convincenti, ma qualcosa da sistemare c’è. In questi due giorni di allenamento, nella settimana che precede il derby, Novellino ha lavorato soprattutto sui meccanismi difensivi, poco convincenti anche a Bari, anche se, i due gol sono arrivati non per colpe dei difensori. L’unico cambio che potrebbe riguardare la retroguardia, infatti, è quello del portiere, con Radu al posto di Lezzerini. Per il resto, la linea a quattro composta da Ngawa, Kresic, Migliorini e Rizzato non sembra essere in discussione. Quello che preoccupa maggiormente il tecnico di Montemarano è infatti l’apporto della mediana alla difesa, ed è per questo che proprio lì in mezzo qualcosa potrebbe cambiare. Di Tacchio, fino a questo momento, non ha respirato neanche un minuto, risultando l’unico calciatore biancoverde ad essere rimasto sempre in campo. Con l’aumentare del minutaggio le sue prestazioni, sempre al di sopra della sufficienza, cominciano a calare, ed è per questo che potrebbe rispuntare proprio Federico Moretti, citato in apertura. Il periodo «punitivo» per il centrocampista genovese sta per volgere al termine. Lontano dal campo ha ritrovato stimoli e grinta, mostrati nelle tante sedute di allenamento sostenute in queste settimane. A questo Avellino il suo apporto è mancato e Novellino è convinto che da qui a venire, il suo ritorno in campo, contro la Salernitana o, al massimo, contro il Pescara, potrà riconsegnare quelle giocate in verticale che spesso sono mancate a questa squadra. Il ritorno in campo di Moretti è collegato, però, a quello di Leonardo Morosini che, ieri pomeriggio, ha continuato a lavorare in maniera differenziata, sottoponendosi, insieme a Davide Gavazzi, a terapie. Per il resto, la squadra, alla quale si è aggregato anche Riccardo Marchizza, di rientro dalla nazionale under 20, si è allenata al completo sul sintetico del Partenio-Lombardi. Con una seconda punta, in grado di dare un maggiore supporto alla mediana, un calciatore più «anarchico» nelle marcature, come Moretti, può tranquillamente trovare il suo spazio. Alla situazione di Leonardo Morosini è legata anche quella di Soufiane Bidaoui. Con una prima punta, al fianco di Ardemagni, sarà difficile vedere in campo il franco/marocchino, poichè l’assetto, almeno in partenza, sarebb+e troppo offensivo. Per l’ex Latina, dunque, vale lo stesso discorso di Moretti, qualora dovesse rientrare Morosini, sarebbe schierato titolare. Con il trequartista in prestito dal Genoa in campo, dunque, il centrocampo sarebbe composto da Laverone a destra, Moretti e D’Angelo centrali e Bidaoui a sinistra. Non dovesse farcela, tutto ritornerebbe come a Bari, con Molina a sinistra, Di Tacchio e D’Angelo centrali e l’unico dubbio legato alla destra dove potrebbe essere schierato Lasik al posto di Laverone ed in attacco, al posto di Asencio, al fianco dell’attaccante lombardo, ritornerebbe titolare Gigi Castaldo.



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