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Sale scommesse a un passo dalla scuola: il TAR frena la questura e ordina nuove misurazioni

Teverola, due locali rischiano la chiusura per vicinanza all’istituto “L. Van Beethoven”. I giudici campani sospendono la revoca delle licenze e impongono all’Agenzia delle Dogane di ricalcolare la distanza col “percorso pedonale più breve”
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Caserta,– Torna in bilico il destino di due sale scommesse di Teverola che la Questura voleva chiudere perché troppo vicine alla scuola secondaria “Ludwig van Beethoven”. Il TAR Campania, con una pronuncia cautelare, ha bloccato la revoca delle licenze disposta dal Questore e ha ordinato un supplemento di indagine: sarà l’Ufficio Campania dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a misurare nuovamente, entro 45 giorni, la distanza esatta tra i locali e l’istituto, seguendo rigorosamente il criterio del “percorso pedonale più breve” (anche con scalini o gradini, ma senza scavalcare muretti).

I titolari – Ciro Vitolo e la società Tredici s.

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r.l.s. – possono dunque continuare a operare in attesa della verifica tecnica e dell’udienza di merito, già fissata per il 24 marzo 2026.La vicenda era scoppiata quando la Questura di Caserta aveva rilevato una presunta violazione della normativa regionale che impone almeno 500 metri di distanza (in linea pedonale) tra le sale gioco e i “luoghi sensibili” come scuole, chiese e centri giovanili.

Secondo i ricorrenti, però, il calcolo effettuato dagli agenti non avrebbe tenuto conto del tragitto effettivamente percorribile a piedi, portando a un errore che ora il Tribunale vuole correggere.La decisione del TAR riapre di fatto il dibattito sulla lotta al gioco d’azzardo patologico in Campania, dove le norme anti-slot sono tra le più severe d’Italia, ma dove i contenziosi sulle misurazioni delle distanze sono all’ordine del giorno.

Per le due attività di Teverola è iniziata una corsa contro il tempo: se la nuova perizia dell’Agenzia delle Dogane confermerà la distanza inferiore ai 500 metri, la chiusura diventerà definitiva. Altrimenti le sale potranno restare aperte, segnando l’ennesima vittoria dei gestori contro i rigidi distanziometri regionali.

Articolo pubblicato il 3 Dicembre 2025 - 14:50 - A. Carlino

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