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Un’esplosione di colori ha invaso la darsena di Pozzuoli, sempre più segnata dall’innalzamento del suolo che negli ultimi mesi l’ha ridotta a un bacino quasi prosciugato. Centinaia di fiori sono stati lanciati nello specchio d’acqua dai commercianti puteolani come “simbolo della lotta al bradisismo e di rinascita della nostra città”, un atto semplice ma potente in un luogo che un tempo offriva riparo ai pescatori ai piedi del Rione Terra e che oggi è uno dei simboli più concreti della crisi sismica.
A spiegare le ragioni dell’iniziativa è il comitato “Darsena Pozzuoli”, nato quattro anni fa e oggi sempre più punto di riferimento per gli operatori della zona: “L’iniziativa è l’occasione per lanciare un messaggio positivo alla luce della crisi economica e sociale che sta investendo il territorio a seguito dei fenomeni sismici degli ultimi due anni”. L’azione simbolica arriva infatti in un momento in cui molti esercizi commerciali stanno facendo i conti con cali di presenze e timori diffusi, resi ancora più evidenti dalle recenti scosse.
Il comitato annuncia anche un calendario di eventi artistici e musicali organizzati tramite una campagna di autofinanziamento e pensati per accompagnare gli aperitivi delle vigilie natalizie, occasione per riportare gente e vitalità nella zona. Dopo il lancio dei fiori, soprattutto gerbere di tonalità diverse, gli organizzatori hanno esposto uno striscione con la scritta: “Ogni fiore è una radice che ha saputo resistere”.
Un messaggio che sintetizza lo spirito dell’iniziativa: “I fiori sono il simbolo di resistenza e rinascita, da qui vogliamo partire per valorizzare la nostra terra, la nostra amata città”.
Pozzuoli, nonostante tutto, ribadisce così la volontà di rimanere ancorata alle proprie radici e di guardare avanti con determinazione.