

Nella foto il carcere di Poggioreale
Napoli– Avrebbe preteso il trasferimento in un altro reparto e, al rifiuto degli agenti, avrebbe reagito con violenza. È questo, secondo quanto riferito dal sindacato di categoria, il motivo scatenante dell’aggressione avvenuta nelle scorse ore all’interno della casa circondariale di Poggioreale, dove un detenuto ha picchiato due agenti della polizia penitenziaria, costringendoli a ricorrere alle cure ospedaliere.
L’episodio, definito “grave” dai rappresentanti sindacali, si è consumato per quelli che vengono indicati come futili motivi, riconducibili con ogni probabilità a una richiesta di cambio reparto avanzata dal detenuto.
Alla risposta negativa del personale in servizio, l’uomo avrebbe dato in escandescenze, aggredendo gli agenti con calci e schiaffi.
A rendere nota la vicenda è Raffaele Serra, dirigente sindacale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che parla dell’ennesimo atto di violenza ai danni del personale.
“Presso la casa circondariale di Poggioreale – afferma – si è verificato un grave episodio di violenza nei confronti della polizia penitenziaria. Due agenti sono rimasti feriti e hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche”.
Un nuovo allarme che si aggiunge a una lunga serie di aggressioni e tensioni quotidiane all’interno del carcere napoletano, da tempo al centro delle denunce dei sindacati per sovraffollamento, carenza di organico e condizioni di lavoro sempre più difficili. Situazioni che, secondo il Sappe, rendono il personale esposto a rischi continui e trasformano episodi di ordinaria gestione in potenziali esplosioni di violenza.
L’accaduto riaccende i riflettori sulla sicurezza all’interno degli istituti penitenziari e sulla necessità, più volte sollecitata, di interventi strutturali a tutela degli agenti chiamati ogni giorno a garantire ordine e legalità in contesti sempre più complessi.