Cronaca Napoli

Napoli, la "faccia pulita" del narcotraffico: gli insospettabili al servizio dei clan: 2 arresti

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Napoli– È una metamorfosi silenziosa, tattica, necessaria alla sopravvivenza del business. Mentre i grandi carichi di stupefacenti continuano a viaggiare sulle rotte "classiche" – dai container nei porti ai tir sulle autostrade – l'ultimo miglio della droga, quello che porta il denaro contante nelle casse della criminalità organizzata, ha cambiato volto

. I clan non si affidano più esclusivamente ai veterani del crimine, i cui nomi e volti sono ormai stampati nella memoria delle forze dell'ordine. La nuova frontiera del narcotraffico partenopeo è l'arruolamento degli "insospettabili".

Incensurati, persone comuni, figure invisibili ai radar delle indagini fino al momento dell'errore fatale. Una strategia che permette al "Sistema" di parcellizzare il rischio: se un carico viene intercettato in mano a un incensurato, la perdita economica è gestibile e l'organigramma del clan resta intatto.

Eppure, la rete dei controlli dell'Arma dei Carabinieri si sta stringendo proprio attorno a queste nuove figure, come dimostrano i due arresti eseguiti la scorsa notte tra la zona orientale di Napoli e l'area flegrea.

Ponticelli: il "circolo" della cocaina in via Miranda

Il primo colpo è stato messo a segno a Ponticelli, quartiere da sempre crocevia di tensioni criminali. È quasi l'una di notte quando una gazzella dei Carabinieri della locale stazione percorre via Carlo Miranda. L'attenzione dei militari viene attirata da un gruppo di giovani che staziona davanti a un locale adibito a deposito. Alla vista dei lampeggianti, il fuggi fuggi generale è il segnale che qualcosa non va.

All'interno del locale, che un 25enne del posto aveva trasformato in un circolo ricreativo abusivo, l'aria è satura di fumo e tensione. Il giovane, incensurato, pensava di aver trovato il modo per sbarcare il lunario in vista delle festività natalizie. Tra vecchie valigie accatastate, i militari hanno rinvenuto 40 confezioni di cocaina termosaldate, pronte per la vendita. Nel cassetto di una scrivania, il kit del perfetto pusher: 175 euro in contanti, rotoli di plastica e bustine autosigillanti. Il sogno di un Natale "ricco" si è infranto con il tintinnio delle manette: il 25enne è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio.

Pozzuoli: hashish "griffato" a casa del pensionato

Contemporaneamente, a chilometri di distanza, nel Rione Toiano a Pozzuoli, andava in scena una storia dai contorni cinematografici, che ricorda vagamente le trame di Breaking Bad. I Carabinieri della compagnia puteolana hanno bussato alla porta di un 51enne, pensionato e malato oncologico. Un profilo, sulla carta, lontanissimo da quello del trafficante.

Lo scenario che si è parato davanti ai militari, illuminato solo dalla luce fioca di un'abat-jour nella camera da letto, raccontava però un'altra verità. Su un tavolino giacevano 10 tocchetti di hashish e mezzo panetto della stessa sostanza. Accanto al letto, il resto del deposito: altri 10 panetti integri.

Un dettaglio inquietante emerge dall'analisi dello stupefacente: i panetti riportavano etichette di note griffe dell'alta moda, un marchio di fabbrica sempre più diffuso per indicare la "qualità" e la provenienza della merce nelle piazze di spaccio.

In totale, è stato sequestrato 1 chilo e 130 grammi di droga, oltre a 130 euro in contanti e uno smartphone ricco di conversazioni compromettenti legate all'attività di spaccio. Per il 51enne sono scattati gli arresti domiciliari, in considerazione delle sue condizioni di salute.

Due storie diverse, un unico denominatore: l'illusione del guadagno facile e la capacità pervasiva della criminalità di infiltrare ogni strato sociale, sfruttando la disperazione o l'avidità di chi, fino a ieri, era un fantasma per la giustizia.

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Fonte REDAZIONE
Pubblicato da
Giuseppe Del Gaudio