A Vico Equense, un tragico incidente ha coinvolto Luigi Saba, un ex operaio di Pompei, che venerdì pomeriggio è stato travolto da un treno nella galleria ferroviaria, attirando l'attenzione su una vita segnata dall'isolamento e dal silenzio, con la comunità che si interroga sulle circostanze che.
Vico Equense– Un’esistenza vissuta nell'ombra e conclusasi nel buio di una galleria ferroviaria. È il profilo di Luigi Saba, il 59enne di Pompei identificato come la vittima del drammatico incidente avvenuto venerdì pomeriggio lungo la linea della Circumvesuviana, nel tratto compreso tra Castellammare di Stabia e Vico Equense.
Per dare un nome a quel corpo martoriato, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Mario Gioia, hanno dovuto ricorrere alle impronte papillari e all'analisi della SIM card del telefono. Luigi non aveva con sé documenti. Ex operaio, da anni non lavorava più: la sua vita era segnata da un progressivo isolamento, accentuato da fragilità psicologiche che lo avevano portato a recidere ogni legame con il mondo esterno.
"Era una persona molto sola ed estremamente riservata", hanno raccontato i vicini di casa, descrivendo un uomo che si vedeva solo in sella alla sua bicicletta, la stessa che lo ha accompagnato fino all'ultimo tragico istante. Nella sua abitazione a Pompei, trovata in perfetto ordine, non è stato rinvenuto alcun biglietto d’addio né indizi che potessero spiegare il gesto.
La dinamica: un viaggio senza ritorno
La ricostruzione degli inquirenti delinea un percorso insolito. Venerdì mattina, Luigi è partito da Torre Annunziata a bordo di un treno EAV diretto a Sorrento, portando con sé la bici. Una volta giunto alla stazione di Vico Equense, è sceso dal vagone ma, invece di uscire verso la città, ha imboccato il tunnel ferroviario in direzione opposta, tornando verso Castellammare.
Resta il dubbio atroce: si è trattato di un gesto volontario o di un tragico errore di valutazione? L'uomo potrebbe aver cercato di tornare indietro lungo i binari senza rendersi conto dell'imminente pericolo. La risposta è rimasta tra le pareti di quella galleria, dove l'accesso ai pedoni è severamente vietato.
Fonte REDAZIONE






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