Napoli - E' giallo per la scoierta di un cadavere nell'androne di un palazzo dove si trova un laboratorio di panificio in corso San Giovanni a Teduccio, al civico 168. E' li che è stato trovato senza vita Raffaele Di Nunzio, 59 anni, residente a Barra. Un enigma per gli inquirenti, stretto tra due ipotesi diametralmente opposte: la tragica fatalità di una caduta o l'efferata violenza di un'aggressione.
La chiamata ai soccorsi è scattata alle prime luci dell'alba, quando i militari del Nucleo Operativo di Poggioreale e della stazione locale hanno fatto il loro ingresso nel panificio. Ad attenderli, il corpo esanime di Di Nunzio, con numerose ferite lacerocontuse al capo.
È proprio la natura di quelle lesioni, così violente e vistose, a dividere gli investigatori. Da un lato, l'ipotesi di uno sfortunato incidente, un capitombolo che sarebbe stato fatale. Dall'altro, lo spettro di una colluttazione, di un alterco degenerato fino all'omicidio.
In attesa che l'autopsia – la cui data è ancora da definire – possa fornire risposte decisive, i Carabinieri stanno setacciando la zona nella speranza di trovare testimoni.Potrebbe interessarti
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Le indagini, intanto, si inabissano nel passato della vittima. Raffaele Di Nunzio, venditore ambulante di pane, originario di Torre del Greco ma di casa a Barra, non era un perfetto sconosciuto per le forze dell'ordine. I suoi trascorsi con la giustizia, però, affondano le radici in anni ormai lontani. Dagli accertamenti preliminari, non emergerebbero legami attuali con la criminalità organizzata che insanguina la periferia orientale di Napoli.
I riflettori si spostano dunque sulla sfera personale, sulle relazioni, su possibili rancori o conflitti nati nell'ombra. Chi era davvero l'uomo trovato morto tra il lievito e il forno? Un artigiano vittima del caso o un uomo con un passato che, forse, lo ha raggiunto nella notte, trasformando la sua bottega in una trappola mortale?
Il giallo di corso San Giovanni aspetta ancora una soluzione, in bilico tra un incidente inspiegabile e un delitto da punire.





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