

Le auto rimosse all'Arenella
Napoli - Blitz della Poloizia Municipale: marciapiedi liberati e strada finalmente percorribile.
Mattinata di lavoro intenso in via San Giacomo dei Capri, all’Arenella, una delle arterie più congestionate del quartiere e principale corridoio verso la zona ospedaliera.
Gli agenti, coadiuvati da più carri attrezzi, hanno rimosso numerose auto parcheggiate illegalmente sui marciapiedi, occupati per interi tratti in entrambi i sensi di marcia.
Un intervento divenuto indispensabile per ripristinare condizioni minime di sicurezza: da tempo i pedoni erano costretti a camminare sulla carreggiata, mentre la circolazione automobilistica risultava strozzata dal restringimento della strada.
L’operazione è stata segnalata al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e al consigliere di Europa Verde della V Municipalità, Rino Nasti, dall’avvocato Fabio Procaccini, da anni attivo nella segnalazione delle criticità del quartiere.
“Un’azione importantissima – affermano Borrelli e Nasti – che dimostra l’impegno costante della Polizia Municipale, guidata dal comandante Marraffino. Liberare i marciapiedi dalle auto significa garantire dignità e sicurezza ai pedoni. Speriamo sia un monito per quei tanti automobilisti che continuano a comportarsi in modo incivile”.
Secondo i due esponenti di Europa Verde, i residenti hanno accolto con favore l’intervento, apprezzando la ritrovata percorribilità della strada. “Ora è fondamentale che queste operazioni diventino sistematiche e puntuali in tutta la città. Solo così si può scoraggiare davvero chi non rispetta le regole e contrastare la piaga del parcheggio pirata”.
La rimozione delle auto in sosta selvaggia non rappresenta solo un intervento di ripristino dell’ordine, ma anche un messaggio chiaro: la mobilità pedonale non può essere sacrificata. Via San Giacomo dei Capri, almeno per ora, ritrova la sua funzione naturale. Resta ora da capire se il blitz sarà un episodio isolato o l’inizio di un percorso di enforcement costante contro una delle abitudini più radicate – e pericolose – della città.