Lamine Yamal (foto da X)
Il calcio arabo torna a far tremare l’Europa. Questa volta nel mirino c’è uno dei simboli del futuro blaugrana: Lamine Yamal. Secondo quanto riportato da fonti spagnole, l’Al-Hilal avrebbe messo sul piatto una cifra monstre — 400 milioni di euro — pur di convincere il Barcellona a cedere il suo gioiello classe 2007. Un’offerta che lascia senza fiato, e che conferma la volontà del club saudita, allenato da Simone Inzaghi, di attirare sotto il proprio sole anche le stelle più giovani e promettenti del calcio mondiale.
Dal Camp Nou la risposta non si è fatta attendere. Il Barça ha rispedito al mittente la proposta, definendo Yamal “incedibile”. Il 18enne, considerato l’erede naturale di Lionel Messi, è legato al club catalano da un contratto fino al 2031 con uno stipendio da 10 milioni l’anno e un bonus da 25 milioni alla firma. Eppure, davanti a un’offerta che sfiora il mezzo miliardo, nulla può dirsi davvero definitivo.
L’offensiva saudita arriva in un momento turbolento per i blaugrana. Yamal è ai box per un’infiammazione all’inguine, un problema che gli ha già fatto saltare la sfida di Liga contro il Siviglia (persa 4-1) e la convocazione con la nazionale spagnola. Nel frattempo, all’interno dello spogliatoio si respirano tensioni dopo le recenti sconfitte e i contrasti tra l’allenatore Hansi Flick e alcuni senatori del gruppo.
Tra malumori e risultati altalenanti, la tentazione araba rischia di farsi ancora più insidiosa. L’Al-Hilal promette un progetto su misura e una vetrina globale per il giovane talento, pronto a diventare il volto di una nuova era del calcio saudita. Il Barcellona, intanto, si blinda dietro il suo “no”, ma sa bene che certi numeri possono cambiare tutto. E questa, forse, è solo la prima puntata di una trattativa destinata a far discutere.