AGGIORNAMENTO : 28 Ottobre 2025 - 21:46
16.3 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 28 Ottobre 2025 - 21:46
16.3 C
Napoli

Addio a Mimmo Jodice, le sue foto hanno trasformato Napoli e l'ombra in Arte

Il grande fotografo napoletano, tra i più visionari del Novecento, si è spento a 91 anni. Pioniere del linguaggio contemporaneo, ha dato forma all'“enigma della luce” sospendendo il tempo nelle sue immagini atemporali
Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Napoli – Il mondo dell'arte piange la scomparsa di uno dei suoi maestri più puri e influenti: Mimmo Jodice. Il fotografo napoletano, autentico e visionario, è morto all'età di 91 anni, lasciando un'eredità che ha ridefinito i confini della fotografia.

Nato a Napoli nel 1934, Jodice è stato una figura cruciale per l'arte italiana, il primo a elevare la fotografia a linguaggio d'arte contemporanea. Fin dagli anni Sessanta, la sua incessante ricerca lo ha portato ad attraversare temi universali come la memoria, la classicità e l'attesa, trasformandoli in immagini di silenzio, luce e profondo pensiero.

“L'ombra non è assenza, ma presenza” ripeteva Jodice, la cui opera si distingueva per non essere mai un mero documento, ma una rivelazione. Le sue visioni – piazze vuote, statue silenziose che sembrano respirare – hanno dato vita a quello che è stato definito l'”enigma della luce”, un modo nuovo e sospeso di guardare il mondo.

Il legame con Napoli e l'eredità artistica

Docente all'Accademia di Belle Arti di Napoli dal 1970 al 1994, Jodice ha plasmato generazioni di fotografi, contribuendo in modo decisivo al riconoscimento della disciplina come arte autonoma.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suCronaca Napoli
Nonostante le collaborazioni con figure dell'avanguardia internazionale come Andy Warhol, Joseph Beuys e Sol LeWitt, ha sempre mantenuto un legame viscerale con la sua città. Nelle sue opere, Napoli è stata mito e mistero, corpo e anima, ben al di là di ogni stereotipo.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso profondo cordoglio, definendo la sua morte una "grave perdita" e Jodice come "maestro della fotografia e voce poetica della città", capace di raccontare Napoli nella sua anima più autentica.

L'ultimo saluto: camera ardente al Maschio Angioino

Per onorare la sua figura, l'Amministrazione comunale e la famiglia hanno deciso di allestire la camera ardente giovedì 30 ottobre, dalle 12 alle 16.30, presso il Maschio Angioino. Il luogo non è casuale: è un simbolo della città ed è stato l'ultima sede espositiva della sua grande mostra ‘Napoli Metafisica’.

Jodice se ne va carico dei più alti riconoscimenti, tra cui il Premio Feltrinelli e il titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres, ma resta la sua inestimabile eredità visiva. In una delle sue ultime interviste, aveva lasciato un desiderio di eternità: "Rifarei tutte le fotografie che ho fatto. Lascio un'eredità, ma oggi vorrei ricominciare daccapo".

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 28 Ottobre 2025 - 21:46 - Federica Annunziata

Notizie del giorno

Primo piano

Podcast

  • Napoli, "Il paese è nostro e il lavoro è nostro", le minacce all’imprenditore della bonifica Kuwait

  • Strage di Paupisi: Antonia Ocone si risveglia e riconosce i familiari

  • Il miracolo di Sara: mamma nonostante un cuore malato, grazie ai medici della Federico II

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!