Napoli – Una giovane vita spezzata nella notte, l’ennesima tragedia sulle strade di Napoli. Una studentessa spagnola di 20 anni, in città per il programma Erasmus, è stata travolta e uccisa da un SUV Range Rover guidato da un diciottenne.
L’incidente è avvenuto intorno alle 2:00 su Corso Umberto I, all’altezza del civico 87, mentre la ragazza attraversava la strada sulle strisce pedonali. Nonostante il rapido intervento del 118 e il trasporto d’urgenza all’Ospedale del Mare, la giovane non ce l’ha fatta, soccombendo alle gravi ferite riportate.
Secondo le prime ricostruzioni della Polizia Locale, sezione Infortunistica Stradale, la studentessa stava attraversando la strada in un punto ben segnalato, ma la dinamica esatta dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità.
Non è chiaro se il conducente del SUV, un ragazzo di 18 anni, stesse rispettando i limiti di velocità o se altri fattori, come distrazione o condizioni stradali, abbiano contribuito alla tragedia. I rilievi sul posto proseguono per accertare eventuali responsabilità.
Ora la posizione del 18enne è al vaglio degli inquirenti: sequestrata l'auto, gli è stata ritirata la patente ed è stato sottoposto a tutti gli accertamenti tossicologici per capire se abbia fatto uso di sostanze stupefacenti o alcool. È indagato per omicidio stradale.
Il dramma della sicurezza stradale a Napoli nel 2025
Questo incidente non è un caso isolato. Napoli, nel 2025, continua a essere una delle città italiane con il più alto tasso di incidenti stradali mortali. Secondo dati ISTAT aggiornati al primo semestre del 2025, la Campania registra un preoccupante aumento degli incidenti stradali gravi, con Napoli in cima alla triste classifica regionale.
Le cause principali includono l’alta velocità, la guida distratta (spesso legata all’uso di smartphone), l’abuso di alcol o sostanze e la scarsa manutenzione delle infrastrutture stradali. Corso Umberto I, in particolare, è un’arteria ad alto rischio: il traffico intenso, la presenza di pedoni e la frequente sosta selvaggia creano condizioni di pericolo costanti.
Nel 2025, le autorità locali hanno intensificato i controlli, con l’installazione di nuovi autovelox e telecamere per monitorare il rispetto dei limiti di velocità e delle norme di comportamento.
Tuttavia, le misure adottate sembrano non essere sufficienti.
La morte della giovane studentessa Erasmus riporta l’attenzione su un problema strutturale: la necessità di una maggiore educazione stradale, campagne di sensibilizzazione più incisive e interventi urbanistici mirati, come l’ampliamento delle zone pedonali o la creazione di attraversamenti pedonali sopraelevati.
La tragedia ha scosso profondamente la comunità napoletana e quella accademica, in particolare gli studenti stranieri del programma Erasmus, che ogni anno scelgono Napoli per il suo ricco patrimonio culturale. La giovane spagnola, era descritta come una ragazza brillante e piena di vita, venuta in Italia per inseguire i suoi sogni accademici. La sua morte rappresenta una perdita non solo per la famiglia e gli amici, ma anche per l’intera città, che si trova a fare i conti con un altro lutto evitabile.
Proposte per il futuro
Per ridurre il numero di incidenti stradali a Napoli, è indispensabile un approccio integrato:Educazione stradale: Rafforzare i programmi nelle scuole e nelle comunità per sensibilizzare i giovani conducenti sui rischi della guida irresponsabile.
Infrastrutture più sicure: Migliorare la segnaletica, illuminare adeguatamente gli attraversamenti pedonali e implementare zone a traffico limitato in aree ad alta densità pedonale.
Controlli più rigorosi: Aumentare la presenza di forze dell’ordine e utilizzare tecnologie avanzate per identificare e sanzionare comportamenti pericolosi.
Campagne di sensibilizzazione: Promuovere messaggi che sottolineino l’importanza del rispetto delle regole stradali, coinvolgendo influencer e personaggi pubblici per raggiungere un pubblico più ampio.
La morte della giovane studentessa è un monito per Napoli e per l’Italia intera: la sicurezza stradale non può più essere trascurata. È tempo di agire per evitare che altre vite vengano spezzate sull’asfalto.
RIPRODUZIONE RISERVATAArticolo pubblicato il 19 Settembre 2025 - 10:54 - Rosaria Federico
E’ molto tristo che incidenti come questo succedono a Napoli, e io penso che serve piu’ attenzione su strade. La gioventu’ e’ il futuro, ma senza sicurta’ non possono crescere bene. Serve educazione.
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