Poteva trasformarsi in una tragedia la folle sassaiola avvenuta nella notte tra domenica e lunedì lungo la Statale sannitica, nei pressi del Parco Verde di Caivano, già area tristemente nota per episodi di degrado e violenza.
Un automobilista, di ritorno dal cinema multisala di Marcianise insieme alla moglie e alla figlia di appena tre mesi, ha visto la propria auto colpita da grosse pietre lanciate da un gruppo di giovani appostati lungo la rampa.
“Le pietre erano di tufo e molto grandi – ha raccontato l’uomo –. Ho avuto paura che sfondassero il parabrezza. Per fortuna nessuno di noi ha riportato ferite, ma lo spavento è stato enorme. Non mi sono fermato per scattare foto: la priorità era mettere in salvo la mia famiglia. Ho comunque segnalato tutto alle forze dell’ordine di Caivano e di Castello di Cisterna.”
A rendere la vicenda ancora più inquietante, la presenza della neonata a bordo, che rende l’episodio un atto non solo vandalico, ma potenzialmente omicida. Un gesto che avrebbe potuto spezzare vite innocenti con una facilità disarmante.
Una scia di episodi analoghi
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Sulla vicenda è intervenuto il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha raccolto la denuncia dell’automobilista:“È un fatto gravissimo che poteva trasformarsi in tragedia. Non parliamo di una bravata, ma di un’aggressione gratuita e criminale, che mette a rischio la vita di persone innocenti.
In questo caso a bordo c’era una neonata di pochi mesi. Da tempo denunciamo le sassaiole dai cavalcavia e gli episodi simili che continuano a verificarsi in diverse aree, ma il problema persiste. Servono presidi costanti delle forze dell’ordine e telecamere di sorveglianza nei punti più a rischio. Le istituzioni non possono restare in silenzio: famiglie intere non devono rischiare la vita per colpa di bande di incoscienti.”
Una violenza che non è più “bravata”
Gli inquirenti sottolineano come lanciare pietre contro veicoli in corsa non sia un gesto di semplice inciviltà, ma un atto criminale a tutti gli effetti, capace di provocare incidenti mortali. Ogni sasso scagliato da un cavalcavia o da una rampa è una potenziale condanna a morte per chi viaggia in auto.
L’episodio di Caivano rilancia dunque un’emergenza mai risolta: la sicurezza stradale messa a rischio da bande di giovanissimi senza scrupoli, capaci di trasformare una serata in famiglia in un incubo e un viaggio in auto in una roulette russa.






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