Mondragone, 4 arresti per una stesa
NAPOLI – “Ultimi tra gli ultimi. Senza sicurezza non c’è trattamento né rieducazione”. Con questo grido la Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.) è scesa in piazza davanti al Provveditorato regionale campano, denunciando le condizioni drammatiche in cui opera la Polizia Penitenziaria.
La manifestazione, a cui hanno partecipato agenti da tutta la Campania, ha puntato il dito contro la carenza di organico che in molte regioni supera il 30%, una falla che – secondo i sindacati – mette a rischio la sicurezza interna degli istituti penitenziari e compromette il mandato stesso di rieducazione dei detenuti.
“È pura demagogia parlare di recupero e reinserimento senza sicurezza – ha tuonato il vicepresidente nazionale Luigi Castaldo –. Senza personale, risorse e tutele il sistema è destinato al collasso. In Campania mancano centinaia di agenti e i prossimi incrementi copriranno appena i pensionamenti”.
Il segretario regionale Tommaso De Lia ha sottolineato un altro paradosso: “È intollerabile che a Benevento dopo anni non siano stati ancora pagati gli straordinari arretrati e che la Polizia Penitenziaria percepisca gli stipendi più bassi d’Europa. Mentre tutte le altre Forze dell’Ordine hanno ricevuto il FESI a luglio, noi siamo ancora in attesa”.
Nel giorno della protesta, tutte le sigle sindacali del Corpo sono state convocate dal neo provveditore di Napoli
, Carlo Berdini. Il CON.SI.PE. auspica un dialogo costruttivo, ma chiede alle istituzioni un intervento immediato: “Non si può più far finta di nulla: servono misure concrete per garantire sicurezza, dignità e futuro alla Polizia Penitenziaria”.Questo articolo è stato pubblicato il 26 Settembre 2025 - 17:56