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Somma Vesuviana, colpisce la moglie alla testa con una mazzuola: arrestato 70enne

Ennesima storia di violenza familiare e di tentato femminicidio
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Somma Vesuviana – Un nuovo, drammatico episodio di violenza contro le donne scuote l’hinterland napoletano.

Un uomo di 70 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, con l’accusa di tentato omicidio della propria moglie, una donna di 60 anni con cui conviveva da anni. I fatti si sono consumati a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, l’uomo avrebbe aggredito la consorte colpendola violentemente alla testa con una mazzuola da carpentiere, al culmine di una lite per futili motivi.

Le ferite riportate dalla donna sono gravissime: la vittima si trova attualmente ricoverata in ospedale in prognosi riservata e lotta tra la vita e la morte.

Un'aggressione mascherata da rapina

L’intervento dei militari è scattato in seguito a una richiesta d’aiuto partita dallo stesso indagato, che aveva inizialmente denunciato una presunta rapina in abitazione. Ma qualcosa, fin da subito, non ha convinto gli investigatori.

Le incongruenze nel racconto e l’assenza di evidenti segni di effrazione hanno spinto i Carabinieri ad approfondire il caso, avviando una complessa attività investigativa durata oltre 12 ore consecutive.

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Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 70enne, che durante l’interrogatorio di garanzia ha assunto un atteggiamento reticente, salvo poi crollare e confessare la verità nel pomeriggio di domenica 3 agosto.

Ritrovata l’arma nascosta in un deposito

Nel corso delle operazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto anche la presunta arma del delitto: una pesante mazzuola da carpentiere, nascosta accuratamente in un deposito di attrezzi.

Un elemento che ha ulteriormente rafforzato il quadro accusatorio nei confronti dell’uomo, sul quale pende ora un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Nola su richiesta della Procura.

Un'altra tragedia sfiorata: ennesimo atto di violenza domestica

L’episodio rappresenta l’ennesimo caso di violenza sulle donne in ambito familiare, un tentato femminicidio che, solo per un caso, non si è trasformato in tragedia irreparabile. La dinamica dell’aggressione e la volontà dell’uomo di depistare le indagini parlano di una situazione di violenza sommersa, che purtroppo troppo spesso emerge solo quando è ormai tardi.

Ora si attende l’evoluzione delle condizioni della vittima, mentre le indagini proseguono per ricostruire l’intero contesto domestico e accertare se vi fossero precedenti episodi di maltrattamenti.

Articolo pubblicato il 6 Agosto 2025 - 15:37 - Rosaria Federico

Commenti (5)

Non posso credere che nel 2023 ci siano ancora persone che commettono atti di violenza in casa. Bisogna sensibilizzare di piu la gente su questi temi e far capire che non è accettabile.

E’ veramente allarmante che in una societa come la nostra ci siano ancora episodi di violenza cosi gravi contro le donne. Speriamo che si faccia giustizia per la vittima e che simili situazioni non si ripetano piu.

Non capisco come si possa arrivare a tanto, un uomo di settanta anni dovrebbe avere piu saggezza. La societa deve essere piu attenta a questi segnali prima che sia troppo tardi.

E’ una situazione molto grave e non è la prima volta che succede, la violenza sulle donne deve essere fermata. Spero che la donna si riprenda e che giustizia venga fatta.

Leggendo l’articolo mi sono sentito triste per quello che è successo a questa donna. È inaccettabile che ci siano atti di violenza cosi brutali in famiglia. Dobbiamo fare di piu per proteggere le vittime.

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