La notizia in breve
- Caserta intensifica il monitoraggio del virus West Nile con trappole per la zanzara Culex a causa dell'aumento dei casi nei comuni vicini.
- In seguito al ritrovamento di cornacchie morte a Lusciano, i campioni saranno analizzati per controllare la diffusione del virus tra la fauna locale.
Caserta – La provincia di Caserta si mobilita contro la diffusione del virus West Nile, con la Asl che ha intensificato il posizionamento di trappole per monitorare la presenza della zanzara Culex, principale vettore della malattia.
L’operazione rientra in una strategia di controllo avviata da tempo, ma l’aumento dei casi registrati in comuni limitrofi ha spinto a un giro di vite.
“La cattura delle zanzare è ormai una prassi per noi, ma l’impennata di contagi ci ha portato a potenziare i controlli per mappare con precisione le zone a rischio”, spiega all’ANSA il dottor Stefano Reccia, responsabile del controllo dell’igiene urbana della Asl di Caserta, mentre rimuove una delle speciali trappole che, emettendo anidride carbonica, attirano e catturano gli insetti.
L’installazione dei dispositivi non passa inosservata tra i residenti, soprattutto nei quartieri dove si sono verificati casi di infezione. “Cerchiamo di tranquillizzare la popolazione, ma è fondamentale seguire le precauzioni: evitare ristagni d’acqua in vasi o piscine gonfiabili, come indicato nel decalogo diffuso ieri sui nostri canali”, aggiungono gli operatori.
Intanto, una nuova segnalazione accelera le operazioni: nel cimitero di Lusciano sono stati rinvenuti due cornacchie morte. “Questi uccelli, insieme ad altri volatili, sono considerati ‘sentinelle’ del virus – spiega il dirigente veterinario Tommaso Tranquillo –. Vanno analizzati immediatamente, proprio come le zanzare, per verificare la presenza del West Nile”.
I campioni saranno inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, dove gli esperti determineranno se il virus si sta diffondendo anche tra la fauna locale.
L’obiettivo è prevenire nuovi contagi in un’area già in allerta, dove ogni ritrovamento può fare la differenza tra il contenimento e un’emergenza sanitaria più ampia.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 24 Luglio 2025 - 13:56

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.