ULTIMO AGGIORNAMENTO : 31 Agosto 2025 - 20:56
20.3 C
Napoli
×
IL VIDEO

Napoli, lite e spari a Chiaia per una fila nel bagno: altri tre arresti

Il bilancio di una serata fuori controllo che riaccende i riflettori sull’uso delle armi tra i giovanissimi: una deriva pericolosa che in pochi mesi ha fatto già una decina di vittime.
Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...
Podcast Audio
Napoli Movida Violenta E Metodo Mafioso Giovanile
Ascolta altri Podcast
Napoli, lite e spari a Chiaia per una fila nel bagno: altri tre arresti


Napoli— Ancora una serata di movida degenerata in violenza cieca. Ancora una pistola estratta per una lite banale, nata per un posto nella fila del bagno.

È accaduto nella notte del primo febbraio scorso nel cuore di Chiaia, quartiere simbolo della Napoli elegante, ma anche epicentro sempre più frequente di episodi di brutale aggressività.

Un giovane fu aggredito prima con il calcio di una pistola, poi preso a calci e pugni da un branco. All’esterno del locale, tra decine di ragazzi ignari, esplosero anche dei colpi d’arma da fuoco.

A distanza di mesi, i carabinieri del nucleo operativo di Napoli Bagnoli, su mandato del Tribunale del Riesame, hanno eseguito tre nuove misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti tra i 20 e i 31 anni, ritenuti coinvolti nell’aggressione. Uno finirà in carcere (era già detenuto per altra causa), gli altri due sono agli arresti domiciliari.

Le accuse? Lesioni personali in concorso, connotate da una violenza gratuita e spavalda, aggravata — secondo la Direzione Distrettuale Antimafia — da metodo mafioso e intimidazione armata. In tutto, sono sei i giovani indagati per quell’episodio: il Riesame ha ora accolto il ricorso della DDA, ritenendo che anche i tre precedentemente esclusi abbiano partecipato attivamente all’aggressione.

Dalle parole ai calci, dai calci alla pistola

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il tutto è nato per un futile motivo: la fila al bagno di un locale notturno. Un pretesto. Ma nella dinamica relazionale di chi esce con l’adrenalina della sfida, basta poco per accendere la miccia. L’aggressione — documentata dalle telecamere interne ed esterne del locale — è stata immediata e brutale: il giovane fu colpito al volto con il calcio di una pistola, poi pestato a terra da più persone.

Come se non bastasse, all’esterno, uno dei tre arrestati esplose alcuni colpi in aria, incurante della presenza di decine di coetanei. Solo per caso — e per fortuna — non ci sono stati feriti.

Una gioventù sempre più armata e pronta a colpire

La scena non è più un’eccezione. Episodi simili si ripetono con cadenza allarmante: lite, branco, armi, fuga. A Napoli come in altre città, la notte è diventata un territorio da difendere, dove lo scontro fisico è ormai sostituito da pistole vere, non giocattoli.

Nel giro di pochi mesi, solo tra Campania e Lazio, si contano almeno una decina di giovani morti per colpi d’arma da fuoco in contesti non legati a faide di camorra, ma a risse tra coetanei. A questi si aggiungono i numerosi feriti, spesso giovanissimi, colpiti da proiettili o da oggetti contundenti usati senza alcuna remora. La disponibilità delle armi tra ragazzi appena maggiorenni (o anche minorenni) è ormai un fatto, non più un’ipotesi.

Dalla violenza di quartiere alla cultura dell’intimidazione

Non si tratta solo di microcriminalità. Il comportamento descritto dai magistrati, con il richiamo al “metodo mafioso”, indica un atteggiamento che imita i codici della criminalità organizzata: reagire con forza sproporzionata, intimidire pubblicamente, dominare la scena. Questi giovani — spesso senza precedenti penali rilevanti — escono di casa già pronti allo scontro, convinti che l’arma sia una soluzione praticabile, se non necessaria, per “difendere l’onore”.

E così, la movida diventa teatro di guerra simbolica, dove ogni minima provocazione può degenerare in pestaggi o sparatorie. Una condizione culturale che interpella non solo le forze dell’ordine, ma anche famiglie, scuole, comunità locali.

Perché non è solo un problema di sicurezza: è un’emergenza sociale.

 

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 17 Luglio 2025 - 06:40

Leggi anche

Commenti (1)

E’ preoccupante come situazioni banali possano sfociare in violenza estrema. La gioventù sembra non avere più rispetto per la vita umana e l’uso delle armi è diventato troppo comune. Serve un intervento deciso da parte delle istituzioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

facebook

Ultim'ora

Salerno, furti ai pazienti al Ruggi: arrivano le scuse di...
Caserta, vendeva sigarette di contrabbando a 83 anni: denunciata
Festa dei Gigli Brusciano 2025: il sindaco di Casavatore, Fabrizio...
Afragola, la polizia cattura il pusher itinerante
Napoli, aggredito al rione Sanità l’artista di strada Pier Macchié
Sciame sismico ai Campi Flegrei: forte scossa a Bagnoli alle...
Rapina sulla Circumvesuviana: 40enne armato di coltello assalta dei giovani
Portici, perseguita l’ex compagna e aggredisce i poliziotti: arrestato 51enne
Santa Maria capua Vetere, cassiera del supermercato complice della ladra:...
Incidente in autostrada a Portici: una delle due vittime si...
Arzano, adottata la cagnolina salvata in strada dalla polizia locale
Portici, incidente in autostrada: le vittime sono due giovani di...
Napoli, multati 7 parcheggiatori abusivi al Maradona
Aggressione al Pronto Soccorso di Giugliano: medico minacciato e ferito...
Incidente in autostrada a Portici: due morti e cinque feriti....
Allarme West Nile a Napoli: due pazienti in gravi condizioni
Oroscopo di oggi 31 agosto 2025 segno per segno
Conte applaude il Napoli: “Vittoria di squadra, stiamo crescendo di...
Politano: “Napoli mai domo, vittoria di cuore contro il Cagliari”
Anguissa decide Napoli-Cagliari: “Vittoria sofferta, ma siamo qui per i...
Napoli, tre punti con il brivido: Anguissa al 95′ stende...
Porta Capuana, pusher aggredisce i poliziotti: arrestato
Napoli, ecco Hojlund: domani le viste mediche
Napoli, pusher algerino sorpreso in strada a Forcella
Napoli, caos in via Petrarca dopo il ribaltamento di un’auto
Napoli, pace fatta: Decibel Bellini resta la voce del Maradona,...
Campi Flegrei, Ciciliano: “Scosse di bassa intensità, ma serve convivenza...
Napoli, assistenza legale gratuita per le vittime di violenza online
Da Napoli a Maddaloni per rubate auto: denunciato 35enne
Napoli, il ricordo del sindaco Manfredi a due anni dall’omicidio...
31 Agosto 2025 - 20:56 — Ultima alle 20:56
  1. Ieri

IN PRIMO PIANO
App Sinfonia Desktop

Podcast

  • Secondigliano, latitante cerca di fuggire facendo parkour sui tetti: catturato

    Secondigliano, latitante cerca di fuggire facendo parkour sui tetti: catturato

    Clicca per aprire il player

  • Soldato napoletano aggredisce uomo su un bus a Rimini e i social si scatenano

    Soldato napoletano aggredisce uomo su un bus a Rimini e i social si scatenano

    Clicca per aprire il player

  • Aggressione choc a Ottaviano: minorenni picchiano un ragazzo con disabilità

    Aggressione choc a Ottaviano: minorenni picchiano un ragazzo con disabilità

    Clicca per aprire il player

Vedi tutti gli episodi su Spreaker